Per l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, il via libera della Regione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico nel Siracusano, in una porzione di 100 ettari tra Siracusa, Noto e Canicattini, è un “attacco criminale al territorio ed al paesaggio“.
In questo fazzoletto di terra, peraltro, dovrebbe sorgere il Parco nazionale degli Iblei ma, secondo lo stesso Granata, avallare la realizzazione dei pannelli solari, significa privilegiare “l’interesse economico di pochissimi sulla volontà degli abitanti”.
Il sì della Regione al piano per la costruzione dell’impianto è indicato nella “pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione” in cui emerge “il parere positivo da parte dell’ assessorato regionale al Territorio e ambiente
della valutazione di impatto ambientale e della valutazione di incidenza ambientale- dice Granata – del progetto di impianto fotovoltaico a terra della società Lindo srl di Roma, su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna, lungo la Maremonti, alle porte del centro abitato canicattinese e vicino ai Comuni di Siracusa e Noto, un progetto che comprende un cavidotto di ben 10 km che “cintura” Canicattini Bagni.”
L’assessore alla Cultura di Siracusa e presidente di Articolo 9 lancia un appello al presidente della Regione. “Se Musumeci non interverrà subito per revocare le autorizzazioni partirà una grande mobilitazione del territorio contro questo inaccettabile sopruso. Ai primi del 2000 bloccammo, attraverso la mobilitazione popolare, le concessioni alle trivellazioni petrolifere nel Val di Noto. Con un mio vincolo proposto e accettato il Governo della Regione di allora chiuse il discorso. Oggi serve un segnale analogo e immediato”.
Nei mesi scorsi, i sindaci dei Comuni di Siracusa, Noto e Canicattini Bagni avevano preso posizione contro l’impianto fotovoltaico, firmando un documento. “La realizzazione dell’intero impianto fotovoltaico incide negativamente ai fini dell’impatto paesaggistico e visivo dell’intera zona deturpando l’alto piano ibleo. Ogni cittadino ponendosi nei pianori di Contrada Cozzo-Guardiole a Noto oppure dalle Contrade Bosco di Sopra e Bosco di Sotto e/o dalla Contrada da Bagni, tutte a Canicattini Bagni, e ancora da lato sud dell’altopiano ricadenti nei Comuni di Avola e di Noto, così come sui rilievi posti a nord del Comune di Priolo Gargallo e frazione di Belvedere (SR),l’impianto impatterebbe con la vista del comune cittadino”.