Che il Mpa stia trattando, sotto l’aspetto politico, con il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, per entrare in giunta è il segreto di Pulcinella. Il tema vero, che sarebbe al centro delle interlocuzioni, è il numero di assessori da riservare agli autonomisti, il cui leader è il parlamentare regionale, Giuseppe Carta.
Il rapporto tra Italia e Carta
Il primo cittadino ed il deputato Ars hanno iniziato il loro dialogo poco dopo la fine delle elezioni amministrative quando hanno trovato l’intesa sulla presidenza e sulla vicepresidenza del Consiglio che si sono divisi. La prima è andata ad Alessandro Di Mauro, figlio dell’attuale coordinatore di Siracusa del Mpa, la seconda a Concetta Carbone, fedelissima di Italia.
La partita sugli assessori
Secondo autorevoli fonti politiche, il Mpa punterebbe ad averne tre, una cifra assai significativa che gli consentirebbe di fare la voce grossa dentro l’amministrazione del sindaco Italia, esponente nazionale di Azione, il quale, evidentemente, sarebbe costretto a sacrificare qualche componente della sua attuale squadra.
I rapporti di forza nella squadra del sindaco
Tra quelli che rischiano ci sarebbero Fabio Granata, con Italia dal 2018, e Giuseppe Gibilisco, alla sua prima esperienza amministrativa ma tra i più operativi dell’amministrazione. Politicamente sono “deboli” in quanto non hanno in Consiglio un partito o un movimento di riferimento, godono della fiducia del sindaco Italia, con cui i rapporti sono buoni. Gli altri assessori ruotano nell’orbita delle due liste del primo cittadino che hanno superato lo sbarramento entrando con propri rappresentati in Consiglio, tranne il vice sindaco, Edy Bandiera, che, nei mesi scorsi, peraltro, ha ufficializzato il passaggio con Cateno De Luca, aderendo a Sud chiama Nord
I dubbi di Italia
In ogni caso, con tre o con due assessori, il peso del Mpa nell’attuale amministrazione comunale sarebbe tale da condizionare le stesse scelte dell’esecutivo. Senza contare che, stando alle stesse autorevoli fonti politiche il Mpa starebbe provando ad allargare la sua “platea” in Consiglio comunale. Quindi, con un nutrito gruppo di consiglieri, magari non organici sotto l’aspetto formale ma influenzati dal canto delle sirene del Mpa, la forza degli autonomisti in giunta sarebbe di un certo spessore.
Il nodo delle Provinciali
Un prezzo politico molto caro per Italia, che teme l’abbraccio autonomista, forse per questo l’intesa non è stata chiusa ma poi, sul tavolo, c’è anche la questione delle elezioni provinciali. L’amministrazione di Siracusa si candiderebbe ad essere una sorta di laboratorio politico che potrebbe vedere dentro Azione, Sud chiama Nord ed il Mpa, che, però, è organico al Centrodestra.
“Leggo ogni giorno di intese, di accordi, di alleanze e di candidature per i vertici delle province. “Sfrenato esercizio della fantasia”. Se ne discuterà ritengo all’indomani dell’approvazione della legge. Ad oggi solo chiacchiere” taglia corto l’ex presidente della regione Raffaele Lombardo
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