E’ da giorni l’argomento principale a Siracusa: la realizzazione del cosiddetto ponte ciclopedonale tra Ortigia (piazzale delle Poste) e la zona umbertina (via Eritrea) che dovrebbe essere inaugurato tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2025.

Il terzo braccio

Sarà il terzo “braccio”, dopo il ponte Umbertino, risalente alla fine del 19esimo secolo ed il ponte Santa Lucia realizzato nel 2004, tra la città e Ortigia, ormai quasi più celebre della stessa Siracusa e la prova ne è stata in occasione del G7 del settembre scorso quando il capo di Gabinetto del ministero dell’Agricoltura ringraziò “il sindaco ed il Comune di Ortigia”. La differenza rispetto agli altri due è che qui potranno passare solo pedoni e ciclisti nel solco del potenziamento della mobilità dolce su cui l’amministrazione del sindaco di Siracusa ha scommesso molte delle sue carte.

Le ombre gettate dal Comitato Ortigia

Nei bar e nei social non si parla d’altro con opinioni diverse, “ma cà fari”, “non sebbi a nenti”, oppure di tutt’altra natura, “un’opera che ci vuole”, “così si incentiva l’uso delle biciclette”. Insomma, di tutto e di più come spesso capita in questi casi ma un’ombra sulla sua realizzazione, costata poco sotto la soglia di un milione di euro,  è stata gettata dal portavoce del Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente, Davide Biondini, in merito “alla gestione amministrativa dell’appalto”,  “in particolare occorre stigmatizzare l’affidamento diretto dell’opera”.

La procedura negoziata

Ma dal Comune di Siracusa fanno sapere che non c’è stato alcun affidamento diretto e come indicato nell’articolo 50 del nuovo codice degli appalti è stata avviata la procedura negoziata senza bando che è prevista “per importi pari o superiori a 150.000,00 euro e inferiori a 1 milione di euro, previa consultazione di cinque operatori economici”.

“Società fa parte di gruppo della famiglia del sindaco”

Il portavoce del Comitato Ortigia Cittadinanza Resistente, nella stessa una nota, solleva, però, “interrogativi sulla trasparenza del processo e sul fatto che la società incaricata dei lavori faccia parte di un gruppo di aziende in cui la famiglia del sindaco ricopre un ruolo rilevante”.

L’azienda incaricata dei lavori è Solesi  e nella ricostruzione dell’esponente del Comitato la stessa impresa fa parte del gruppo Irem, in cui dentro c’è un’altra società riconducibile alla famiglia del primo cittadino.

Il sindaco Italia, “riferimento lontano dalla realtà”

Sulla vicenda, BlogSicilia ha sentito il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Il riferimento è talmente sgradevole e lontano dalla realtà da non meritare alcun mio commento. Mi riservo tuttavia di approfondire se sia riferibile al solo signor Biondini o condiviso dall’intera associazione di cui si dichiara portavoce”.

Mangiafico, “meglio una gara pubblica”

Sulla vicenda è intervenuto il leader del Movimento Civico 4, per cui “l’amministrazione avrebbe potuto procedere con una gara pubblica o comunque dovuto procedere ad una gara almeno negoziata con dieci operatori qualificati invece nel 2022 non sapeva che l’opera sarebbe costata oltre un milione di euro ma immaginava costasse circa 800 mila euro”.

Mangiafico avrebbe auspicato “un pronunciamento dell’Anac” e  “magari, con la gara aperta, alla fine avrebbe vinto lo stesso operatore, ma i cittadini avrebbero evitato di assistere, come al solito, ad affidamenti diretti e procedure negoziate, così insistenti da parte dell’attuale Amministrazione comunale”.

Pd contro

Il ponte ciclopedonale è stato bocciato su tutta la linea dal Pd.  “Il ponte – dicono i consiglieri del Pd – non solo non risolve nessun problema ma è esattamente quello che appare: la soddisfazione di un capriccio, di un vezzo e sostanzialmente – per riprendere un famoso cartone animato – una follia dell’imperatore. Se l’Amministrazione avesse fatto una vera analisi dei bisogni, se l’Amministrazione avesse ascoltato un po’ tutte le anime della città, se l’Amministrazione avesse riflettuto su quale tipo di città Siracusa deve diventare urbanisticamente e logisticamente, non avrebbe mai realizzato un terzo ponte ciclopedonale”

Le caratteristiche del ponte

La struttura è caratterizzata da una forma ad arco teso, “impostato su spalle costituite da fondazioni profonde adatte ad accogliere l’azione orizzontale esercitata dalla forma architettonica assunta”. La struttura sarà lunga 42 metri circa, con un’ampiezza massima di 4 metri (3 nelle due estremità), saranno realizzate due corsie ciclabili e uno spazio pedonale), con un’altezza di poco superiore ai 3 metri e mezzo per consentire il passaggio delle imbarcazioni.