Ci sarà tempo fino al 31 dicembre per il tesseramento, in modalità online, al Partito democratico e partecipare al congresso provinciale di Siracusa.
L’assemblea è stata indetta il 26 gennaio dal commissario, il senatore Antonio Nicita ma ci sono altre scadenze, tra cui la più importante, quella del 10 gennaio, termine ultimo per la presentazione delle candidature alla segreteria provinciale con “posta elettronica”.
A confrontarsi saranno sostanzialmente due blocchi, quello che fa riferimento alla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, l’altra, invece, è riconducibile all’ex presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Della prima, il “capocorrente” è certamente Antonio Nicita ed attorno a se c’è un fronte piuttosto variegato, tra cui l’ex presidente della Provincia di Siracusa nonché ex assessore regionale, Bruno Marziano, noto per il suo legame politico con Andrea Orlando, sconfitto di recente nelle elezioni regionali in Liguria, e poi Marika Cirone Di Marco, ex deputata regionale, con un passato da socialista, e componente della direzione nazionale del Pd. Sul carro della corrente Schlein ci sono anche l’ex presidente del Siracusa, Gaetano Cutrufo, candidatosi alla Regione nel 2022, e l’ex deputato regionale del Pd, Mario Bonono.
L’altra corrente, quella di Bonaccini, vede come leader il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, l’uomo che, alle elezioni del 2022, ha sparigliato le carte, battendo, da outsider, due pezzi importanti del partito, tra cui il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, e Gaetano Cutrufo. Uno dei suoi alleati di ferro è senza dubbio Paolo Amenta, sindaco di Canicattini e presidente dell’Anci Sicilia, con cui ha creato un asse in un pezzo della provincia di Siracusa.
I rapporti dentro il Pd non sono buonissimi, come emerso in occasione delle elezioni comunali a Pachino quando un candidato a sindaco, Emiliano Ricupero, vicinissimo a Spada, si apparentò, al ballottaggio, con Giuseppe Gambuzza, uomo di Centrodestra legato al deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso e non con Barbara Fronterré, esponente del Centrosinistra, che perse per una decina di voti.
Ci sarebbe già un candidato alla segretaria provinciale: il consigliere comunale di Rosolini, Piergiorgio Gerratana, legato alla corrente Shlein. Ha ricoperto in passato il ruolo di presidente del Consiglio comunale di Rosolini e nel gennaio del 2020 subì un’intimidazione, culminata con l’incendio della sua, macchina, una Nissan Qashqai, parcheggiata in via Gonzaga, a ridosso della sua abitazione.
Il fronte “nicitiano” si sarebbe compattato attorno all’esponente del Pd di Rosolini, la stessa città di Giovanni Giuca, avvocato, storico esponente della sinistra del Siracusano, candidatosi nel 2020 alla segretaria provinciale del Pd ma sconfitto da Salvo Adorno, l’ultimo segretario del partito a Siracusa, dimessosi nell’agosto del 2022. Una scelta, quella di Gerratana, che, comunque, confermerebbe lo spostamento dell’asse politica dal capoluogo alla provincia. Dei 5 deputati Ars, solo uno è siracusano, Carlo Gilistro, del M5S, ma relegato all’opposizione.