Del futuro dei lavoratori del servizio idrico di Siracusa se ne riparlerà “una volta conclusa la procedura di gara” ed a quel punto sarà aperto “un tavolo di confronto con la ditta aggiudicataria del servizio”.
E’ questo l’esito dell’incontro tra i sindacati e l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco, Francesco Italia, dell’assessore al Servizio idrico Carlo Gradenigo, e del capo di Gabinetto Michelangelo Giansiracusa, in merito alla gara per la gestione del servizio idrico che preoccupa e non poco i lavoratori dell’attuale gestore, la Siam. Secondo Cgil, Cisl e Uil, nel bando non sono inserite delle tutele in grado di consentire il passaggio di tutta la manodopera all’impresa vincitrice della gara a cui sarà assegnato il servizio.
La strada sembrerebbe, però, in discesa perché al Comune è arrivata una sola offerta, proprio quella della Siam, che, comunque, dovrà superare l’esame dell’Urega, senza il quale non ci sarà alcun affidamento. Se dovesse andare tutto bene, per l’amministrazione ed i sindacati sarebbe certamente più agevole trattare con la Siam così come se l’Urega dovesse rigettare la proposta, l’azienda, di cui è socia unica la spagnola Dam, continuerebbe a gestire il servizio, in regime di proroga, con gli stessi lavoratori.
In caso di rigetto dell’unica offerta, il Comune potrebbe poi presentare un nuova gara ma, come per la prima, con un arco di tempo limitato, fino ad un massimo di tre anni, in attesa della definizione dell’aggiornamento del piano d’ambito, cui seguirà l’approvazione da parte dell’Assemblea territoriale idrica e la successiva individuazione del soggetto unico per la gestione pubblica complessiva. Il rischio di non avere offerte è alto, perché come ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore Carlo Gradenigo, le aziende, dovendo lavorare per poco tempo, non sono affatto allettate.
Come se non bastasse, a rendere la situazione ancora più complicata è la circostanza che la stessa Siam ha presentato ricorso al Tar di Catania. Lo hanno fatto anche i lavoratori, che si sono affidati ad un legale, l’avvocato Umberto Di Giovanni.