In una lettera, inviata nei giorni scorsi all’Asp di Siracusa, l’assessorato regionale alla Salute ha chiesto alla stessa azienda di fare chiarezza su un presunto ricorso di medici esterni da impiegare nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Avola, in grave sofferenza per la mancanza di dottori.

Il caso al Di Maria di Avola

Il caso è esploso all’inizio dell’anno con la notizia della chiusura del Punto nascita di Avola salvo poi essere riaperto dopo poche ore grazie ad una rimodulazione di turni dei pediatri degli altri ospedali del Siracusano, tra cui l’Umberto I di Siracusa e quello di Lentini.

L’esternalizzazione in un documento dell’Asp

In merito al reclutamento di pediatri esterni all’azienda sanitaria, c’è una delibera dell’Asp di Siracusa che, in effetti, dispone l’affidamento, “in urgenza” ad una cooperativa, la Pediacoop, con sede a Domodossola, “il servizio di supporto per attività medico specialistica di Pediatria per il P.O. di Avola per coprire 10 turni da 12 ore”.

“Coprire con immediatezza i turni”

Peraltro, come si legge nel documento dell’azienda, la stessa cooperativa è “affidataria di un medesimo servizio presso altre Aziende sanitarie della Sicilia orientale”. Una decisione, quella dell’Asp di Siracusa, motivata dall’esigenza di “coprire con immediatezza i turni necessari per assicurare l’assistenza ai piccoli pazienti attualmente ricoverati presso il reparto di Pediatria di Avola”.

Il costo è di 103 euro l’ora

Dalla lettura dell’atto emerge che, per svolgere questo compito, sarebbe stato pattuito un costo, pari a “103 euro l’ora”

La delibera firmata

La delibera porta le firme del commissario straordinario dell’Asp Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, del direttore sanitario, Salvatore Madonia, e del direttore amministrativo, Salvatore Lombardo. In questo documento, si dispone l’autorizzazione, “mediante trattativa diretta su MEPA” dell’affidamento del “servizio di supporto per la copertura
di 10 turni medico specialistici di Pediatria di 12 ore presso il P.O. di Avola, alla Pediacoop per un importo pari ad 12.360,00, così da assicurare la continuità del servizio, fino al rientro del personale assente”.

E la Regione?

Dunque, tutto è documentato, con tanto di delibera. L’iniziativa dell’assessorato regionale alla Salute è figlia di una segnalazione della Federazione italiana autonomie locali e sanità ma appare curioso che la stessa Regione non abbia saputo nulla sull’esternalizzazione temporanea del servizio, considerato che gli atti dell’Asp sono pubblici.

La convenzione con l’Università di Catania

La stessa Asp di Siracusa, in un altro documento, ha deliberato la sottoscrivere di una convenzione, della durata di 3 anni, con l’Università di Catania “per lo svolgimento del tirocinio professionalizzante dei medici in formazione specialistica della Scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa”.  Inoltre, come spiega l’azienda questa convenzione “non dà luogo a nessuna ipotesi occupazionale e che
nessun onere finanziario è a carico di questa azienda”.