Sarà la Procura di Siracusa ad interessarsi della realizzazione del bar, ricavato nell’area del Castello Maniace, la punta estrema di Ortigia, dopo la decisione del Tar di Catania di respingere il ricorso presentato dalla società Senza Confine, proprietaria della struttura.
L’impresa, dopo il pronunciamento della Sovrintendenza che avrebbe accertato delle “violazioni urbanistiche” aveva subito pure la revoca dell’agibilità da parte del Comune di Siracusa. In sostanza, sarebbe stato scoperto che l’opera era difforme rispetto a quanto indicato nel progetto; in particolare i punti contestati sono due: la base in cemento armato e l’altezza eccessiva della struttura. Ed alla luce di queste presunte violazioni, la società avrebbe dovuto conformarsi a quei rilievi. Una decisione che è stata fortemente contestata dalla proprietà del bar, che si è rivolta ai giudici amministrativi.
“L’ordine di ripristino – spiegano i giudici del Tar di Catania – della Soprintendenza si fonda sull’accertata difformità tra quanto realizzato e quanto autorizzato: nell’aver collocato una zavorra in cemento armato, anziché prefabbricata mediante platea armata e gettata in opera e nell’aver incrementato le altezze con particolare riferimento alla quota massima”.
Per i giudici del Tar, “il ricorso va rigettato e la presente decisione va inviata a cura della Segreteria, alla Procura della Repubblica di Siracusa, per gli eventuali accertamenti ritenuti opportuni”
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