Nei mesi scorsi, Confindustria Siracusa, in merito all’incidenza del turismo nella città, ed a cascata sull’intera provincia, aveva spiegato, proprio a BlogSicilia, che incide per il 9 per cento del Prodotto interno lordo. Una cifra affatto sufficiente per poter vivere di turismo come ribadito da uno studio, redatto da Sociometrica, recentemente pubblicato sulla pagine del quotidiano La Repubblica.
I casi di Palermo, Taormina e Siracusa
Secondo questo rapporto, solo Palermo è nella classifica dei Comuni italiani che riescono a creare profitti veri dal turismo: il capoluogo di Regione si colloca al 20esimo posto, perché dispone di un numero cospicuo di strutture alberghiere tradizionali.
Non sono in questa graduatoria né Taormina né Siracusa, con quest’ultima, che, negli ultimi anni, soprattutto grazie ad operazione di immagine, l’ultima in ordine di tempo la sfilata di Dolce&Gabbana, nell’estate del 2022, per non parlare della stagione dei grandi concerti al Teatro greco di Siracusa conclusi nei giorni scorsi, ha provato a collocarsi tra le città a forte vocazione turistica.
“Mancano gli alberghi” per Confindustria
Il perché lo aveva detto la vicepresidente della sezione Turismo ed Eventi di Confindustria, Patrizia Candela, nella trasmissione Sulle strade di Siracusa: “E’ possibile vivere di turismo, certo. Vale per Siracusa come per la Sicilia ma occorre un grosso sforzo sia sotto l’aspetto delle infrastrutture che delle strutture ricettive, con queste ultime in aumento ma non ancora bastevoli per poter realizzare grandi numeri”.
B&B e case vacanza proliferano
Dunque, sono gli alberghi che mancano, come ribadito nello studio di Sociometrica, per cui il turismo a Siracusa si fonda su strutture in mano a piccoli proprietari, insomma titolari di B&B e Case vacanza, che portano vacanzieri poco facoltosi, disposti a spendere meno.
Il volume di affari del turismo
Secondo lo stesso rapporto, la quota di guadagno annua per Siracusa è di 388 milioni, che le consente di collocarsi al 35esimo posto in classifica, superiore a Taormina che, con i suoi 326 milioni annui è al 45esimo posto. E proprio sugli appartamenti, occupati dai turisti, che Siracusa è tra le prime città in Italia, con poco meno di 3 mila unità, insieme a Catania ed a Palermo.
Il turismo sommerso
Però, questi dati non contemplano gli abusivi, nel senso che vi è una quota non indifferente di questa tipologia di struttura a basso costo che è in nero: gli ospiti non sono registrati, la tassa di soggiorno non è pagata. In effetti, nel rapporto di Sociometrica, il turismo sommerso risiede soprattutto in Sicilia con ben 7 città dell’isola su 10 in Italia che hanno numeri importanti per presenze non registrate.
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