Ha lasciato Kiev l’ex allenatore del Siracusa, Paolo Bianco, bloccato nei giorni scorsi insieme alla sua squadra, Shakhtar Donetsk a causa della Guerra in Ucraina. Il tecnico, che è il vice di Roberto De Zerbi anche lui in salvo, è arrivato nelle ore scorse in Ungheria, e da lì, proseguirà, senza più patemi d’animo, in Italia.
I familiari lo attendono a Treviso, città in cui vive, nonostante sia originario di Foggia. Secondo alcune fonti, Bianco ha preso un treno da Kiev per raggiungere Leopoli, altra città ucraina, a quel punto è salito a bordo di un minivan fino al confine con l’Ungheria, per poi prendere un bus che lo ha condotto a Budapest. Per raggiungere l’Italia, l’ex allenatore del Siracusa salirà su un areo che atterrerà nello scalo bergamasco di Orio al Serio.
Lo Shakhtar Donetsk dei due allenatori italiani era arrivato giovedì a Kiev di ritorno da un ritiro Turchia e volevano recarsi a Kharkov, nell’Ucraina orientale, per la trasferta contro il Metalist. Poi, lo scoppio della guerra ha cambiato tutto.
Quella di oggi, potrebbe essere una giornata cruciale per la guerra in Ucraina. Tra circa un’ora, infatti, cominceranno i negoziati tra Russia e Ucraina, al confine con la Bielorussia, anche se c’è scetticismo dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha detto di volere la pace ma non la resa. Tutto, infatti, dipende dalle condizioni proposte da Mosca a Kiev.
Comunque, Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo, citato da Interfax, ha affermato: “La delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”.
Da fonti ucraine fanno sapere che la delegazione ucraina è arrivata nell’area del confine ucraino-bielorusso per prendere parte ai colloqui con i rappresentanti della Federazione Russa.