E’ bufera a Siracusa dopo la manifestazione tenutasi a Siracusa, dal titolo, “Due popoli Due Stati”, organizzata dall’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata a cui ha partecipato l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

La condanna del senatore del Pd

Il senatore del Pd, Antonio Nicita, quell’evento rischia di “alimentare la ‘coltura’ dell’odio e dell’antisemitismo.

“Fatta salva la libertà d’espressione di ciascuno, colpisce – dice il senatore del Pd, Antonio Nicita – l’accostamento degli appelli di Papa Francesco alla pace da un lato, con termini inaccettabili come “genocidio” o “soluzione finale”, dall’altro. Nel momento stesso in cui si confondono ragioni di un popolo e atti terroristici nella medesima argomentazione, si finisce infatti per sostenere narrazioni a senso unico di vicende complesse e tormentate, con tesi anni luce lontane dalla posizione di ascolto, di equilibrio e di contributo alla costruzione di due popoli e due stati che da sempre ha visto impegnata l’Italia e che è stata confermata di recente in alcune mozioni approvate unitariamente in Parlamento”.

“Rischio di genocidio” replica Granata

L’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, replica alle argomentazioni del senatore del Pd.

“Le nostre e le mie parole, pronunciate sabato, sono state – dice Fabio Granata – le stesse di Papa Francesco: fermare il massacro in atto e liberare contestualmente tutti gli ostaggi, promuovendo, come L’ ONU e il Vaticano richiedono, un immediato “cessate il fuoco. Il riferimento al genocidio e alla soluzione finale nei confronti della popolazione palestinese, nel corso della manifestazione, sono state utilizzate come “rischio da stroncare sul nascere”, riportando il pensiero folle dei settori più estremi del Governo israeliano”.

“Parole, a iniziare dalla evocazione dell’utilizzo della bomba nucleare – prosegue Granata – o relativa alla proposta del completo esodo forzato di milioni di Palestinesi nel deserto. Parole e proposte folli che hanno suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica mondiale e della gran parte delle comunità ebraiche diffuse nel mondo e in Israele. Se qualcuno, infine, crede di poter fermare o condizionare la libertà d’espressione sul massacro in corso commette un grande errore di valutazione oltrechè un atto di disinformazione maldestro e arrogante”.

“Intervenga il sindaco di Siracusa”

Sull’evento di sabato a Siracusa sono intervenuti, in modo polemico con Granata, l’ex parlamentare nazionale, Rino Piscitello, l’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, il professore Elio Tocco e Gianfranco Damico.

Spiegare che “Israele è l’emblema storico della legge del più forte come principale parametro di diritto”, oltre che essere storicamente un falso, mette in discussione il diritto degli ebrei a vivere in un loro Stato. Come cittadini di Siracusa, intendiamo – scrivono – prendere le distanze e condannare con forza le parole e i toni d’odio utilizzati da Fabio Granata. Speriamo che lo stesso assessore trovi il coraggio di riflettere sulle sue parole e si scusi. In ogni caso riteniamo inevitabile che il Sindaco prenda le distanze per non diventare corresponsabile”.