- Resta ancora chiusa la Guardia medica di Pachino per assenza di personale
- La Cgil punta l’indice contro la direzione dell’Asp di Siracusa
- Secondo il sindacato, Siracusa è la cenerentola della Sicilia
- La replica dell’Asp
E’ ancora chiusa la Guardia medica di Pachino, a causa della mancanza di personale. L’Asp di Siracusa, per tamponare l’emergenza, l’ha accorpata a quella di Portopalo di Capo Passero, distante alcuni chilometri e contestualmente ha avviato una campagna di reclutamento di medici, anche tra i neolaureati e pensionati ma, al momento, senza grandi risultati.
La denuncia della Cgil
“Purtroppo la carenza di personale sanitario che la Cgil denuncia da ormai troppo tempo si è acuita con il manifestarsi della pandemia da Covid19, che oltre a mettere in crisi il fragile sistema sanitario nazionale, regionale e territoriale ha prodotto effetti travolgenti sull’assistenza territoriale locale da sempre la cenerentola della sanità” denunciano il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, ed il segretario della Funzione pubblica della Cgil, José Sudano.
La direzione dell’Asp nel mirino
Per i vertici del sindacato, parte delle responsabilità ricadrebbero sulla direzione dell’Asp di Siracusa.
“Ma c’è dell’altro e cioè una Direzione generale dell’Asp di Siracusa -dicono il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi, ed il segretario della Funzione pubblica della Cgil, José Sudano – che ha dimostrato di non avere una visione strategica adeguata della medicina territoriale. Manca una minima organizzazione di prospettiva e di prevenzione dei problemi facilmente prevedibili. Non ci può dire a buoi ormai fuggiti che non si trovano medici per coprire i turni di guardia”
“Privatizzazione della sanità”
Secondo la Cgil, alla base delle carenze in questo settore così strategico ci sarebbe la privatizzazione del comparto sanitario.
“Nel nostro territorio questo ha avuto un impatto ancora maggiore per la grande privatizzazione della sanità che nella nostra provincia ha tolto risorse economiche alla sanità pubblica e quindi alla sanità territoriale, in quantità non riscontrabili in nessun’altra parte del territorio siciliano” spiegano i vertici della Cgil Siracusa.
La replica dell’Asp
“La Cgil di Siracusa dimostra l’assoluta non conoscenza delle dinamiche sanitarie ed è una non conoscenza unita alla mala fede”.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra replica all’ennesimo attacco della Cgil di Siracusa: “La Cgil dovrebbe prima dire se corrisponde al vero che ha chiamato davanti al giudice la direzione dell’Asp e che il suo tentativo di screditare l’Asp l’ha vista per l’ennesima volta perdente, ennesima visto che già in altre province nei loro confronti anche in sede penale è stata soccombente.
Del resto, l’unico argomento che sembra portare avanti nell’interesse collettivo (?), è la mancata attribuzione delle mansioni superiori al dirigente sindacale che si occupa proprio di questa materia . Chissà se le due cose coincidono e chissà se per il suddetto dirigente si rivendica un diritto o un privilegio. Magari poi vorrà chiarire se e quando l’interesse del singolo corrisponde con quello generale .
Così come vorrà chiarire se la Guardia medica di Pachino è l’unico presidio di continuità assistenziale non ancora attivato nel panorama nazionale e regionale così, magari, chi legge capirà lo spessore culturale sanitario di chi punta l’indice mentendo sapendo di mentire.
E per la gestione dell’emergenza covid, ad oggi Siracusa, malgrado la Cgil, non ha nessun commissario”.
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