a siracusa

Giovani ripresi mentre fanno sesso in ex carcere, video in pasto ai social diventa virale

Non c’è bar, locale e perfino campo di calcetto a Siracusa in cui non si parla di un video che è diventato virale. “Ma chi sono?” è la domanda che in tanti, morbosamente, si pongono in una assurda caccia all’identità di una coppia di giovani che, nei giorni scorsi, in un momento di straordinaria libidine, ha deciso di “farlo strano” e come location hanno scelto l’ex carcere borbonico, struttura storica, realizzata durante il Regno delle Due Sicilia, aperta ai detenuti per la prima volta nel 1856 e poi chiusa nel dicembre del 1990 qualche giorno dopo il terribile terremoto di Santa Lucia.

L’ex carcere sequestrato

L’edificio, una delle opere architettoniche più importanti dell’epoca, voluta da Ferdinando I di Borbone nel 1817, è di proprietà del Libero consorzio che, non avendo alcun centesimo in cassa, lo ha messo all’asta, contestualmente, negli anni scorsi, l’ex carcere è stato sequestrato dai carabinieri su provvedimento del gip per “lo stato di abbandono dell’immobile e il grave deterioramento determinato dalla persistente omissione dei lavori necessari alla sua messa in sicurezza e dell’adozione di qualsivoglia provvedimento volto a evitarne il degrado”.

Il video ed il malsano voyerismo

Insomma, l’edificio è pericoloso ma la coppia di ragazzi non ha resistito alla tentazione di entrarci e fare sesso in una vecchia cella che ha ospitato centinaia di detenuti. Una stanza che, però, si affaccia sulla strada e sul Lungomare di Ortigia, dove sorge il mostro in cemento armato: il parcheggio Talete. Chi si è accorto dei ragazzi focosi non solo ha pensato bene di assistere alla prestazione sessuale ma pervaso da un malsano voyerismo ha  sfoderato il suo telefonino per filmare la coppia. Non contento ha “zoomato” sugli amanti, al punto che si scorge il volto della ragazza ed in sottofondo si avvertono le risate di un amico. “Stai inquadrando” dice sghignazzando.

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Il filmato in pasto ai social

Il video di 19 secondi è rimasto in quel telefonino per breve tempo: con gli inoltra su WhatsApp il filmato è finito in migliaia di smartphone. Condivisioni su condivisioni su altre piattaforme social che stanno stravolgendo la vita della coppia di giovani, soprattutto della ragazza, il cui viso è facilmente identificabile.

Ormai, sta diventano prassi filmare di tutto anche le tragedie, come nel caso della morte dei tre ragazzi travolti dalla piena di un torrente in Friuli, immortalata in un video di un uomo che ha assistito passivamente a quel dramma. E nello stesso filmato, anch’esso finito sui social, si sente il suo commento: “Urlano come femminucce, ci sarebbe da lasciarli lì, hanno l’acqua alle ginocchia, possono venire a nuoto“.

 

 

 

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