La Giornata mondiale della Consapevolezza dell’autismo si celebra con un evento organizzato dall’Asp di Siracusa nei locali dell’ospedale Rizza, nella zona tra viale Epipoli e la Pizzuta.
La manifestazione all’ospedale Rizza
Alla manifestazione, dal titolo Ci siamo, con inizio alle 9, sono state invitate molte scuole e così fin dalle prime ore del mattino un numero impressionante di auto si è riversato sulle strade per raggiungere il luogo dell’appuntamento. Ai mezzi privati si sono aggiunti anche dei pullman: morale della favola una fetta importante della zona nord della città è rimasta paralizzata.
Il serpentone
Il serpentone di auto ha attraversato anche viale Scala Greca, una delle aree più popolose, da dove, ogni mattina, tantissimi residenti si spostano per andare a lavorare ed accompagnare i figli. Il caos in entrambe le direzioni ha scatenato la rabbia di numerose persone, rimaste imbottigliate nel traffico: oltre alle auto, fermi anche coloro che hanno scelto di muoversi in sella alle moto o agli scooter.
I furbetti
“Impossibile muoversi – riferisce un testimone a BlogSicilia – siamo totalmente fermi, non è possibile, per chi come me usa lo scooter, destreggiarsi nel traffico”. Come sempre, i furbetti non mancano, infatti sul viale Scala Greca è stata ricavata, nei mesi scorsi, una pista ciclabile, che è stata percorsa anche da conducenti di ciclomotori.
Organizzazione sotto accusa
“Come è stato possibile organizzare un concentramento che coinvolge le scuole in una zona così delicata senza prevedere delle contromisure per evitare la paralisi della città?” si chiede un genitore di un’alunna, rimasto anche lui in coda.
Difetto di comunicazione tra Polizia municipale e Asp
In effetti, nella zona non si sono viste pattuglie della Polizia municipale e stando ad alcune fonti ben informate ci sarebbe stato un difetto di comunicazione tra il Comando dei vigili urbani e l’Azienda sanitaria provinciale. E si è visto da subito quanto ha influito.
Mamma di un disabile prende un taxi per il figlio
In tutto questo caos, a pagare le conseguenze è stata anche una mamma di un bambino disabile che, non trovando stalli disponibili nell’area dell’ospedale Rizza, è stata costretta a fare ritorno a casa. A quel punto, ha chiamato un taxi per consentire al figlio di partecipare alla manifestazione.
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