I carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 45enne, residente a Ferla, Comune montano del Siracusano, accusato di maltrattamenti nei confronti dei genitori conviventi e stalking verso la ex compagna.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa, l’uomo, dal carattere turbolento, avrebbe spesso fatto uso di sostanze alcoliche: e così, ubriaco, avrebbe preso a botte ,negli ultimi anni e in diverse, gli anziani genitori, minacciati anche di morte. Questi comportamenti li avrebbe adottati anche ai danni della fidanzata, spesso si recava sotto la sua abitazione per insultarla e tormentarla al citofono.
L’attività investigativa scaturita dalle denuncia delle vittime e questo ha consentito di “allontanare d’urgenza l’uomo dalla casa degli anziani genitori e successivamente, considerata la gravità dei comportamenti posti in essere, di eseguire a suo carico il provvedimento restrittivo”. L’uomo si trova nel carcere Cavadonna di Siracusa.
Un uomo di 35 anni, residente a Riposto e con precedenti penali, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. L’uomo, secondo le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Riposto e coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, avrebbe sottoposto i propri genitori anziani a continue vessazioni e richieste di denaro, motivate dalla sua tossicodipendenza. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Le indagini, condotte dal pool di magistrati specializzati in reati di violenza di genere, hanno ricostruito un quadro di violenze domestiche protratto per anni e peggiorato a partire da maggio 2024. Da tempo, la famiglia era vittima dei ricatti del figlio che, dipendente dalla droga, esigeva quotidianamente somme di denaro per alimentare la sua dipendenza. Dalla scorsa primavera, la situazione è degenerata ulteriormente, con l’uomo che non si limitava più alle richieste di denaro, ma ricorreva anche alla violenza fisica, danneggiando oggetti domestici e aggredendo i genitori.