Per festeggiare il santo patrono di Noto, San Corrado, un uomo di 31 anni, aveva organizzato dei fuochi pirotecnici sul sagrato della Basilica del Santissimo Salvatore. Tutto regolare, come fanno sapere gli agenti del commissariato di polizia, ma quando gli stessi investigatori si sono presentati per chiedergli di rispettare le distanze, a tutela della sua sicurezza, il trentunenne avrebbe perso le staffe. Si sarebbe rivolto con toni ingiuriosi verso i poliziotti, li avrebbe anche offesi, provando a non farli entrare in quell’area riservata allo sparo dei fuochi. Per questo motivo, l’indagato è stato poi bloccato e denunciato in Procura con l’accusa di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
I botti erano stati autorizzati ma a Siracusa, invece, esiste un fenomeno ormai in voga da un paio di anni, lo sparo dei fuochi di artificio illegali. Le ragioni non sono molto chiare ma quasi ogni sera, nella zona nord di Siracusa, echeggiano le esplosioni dei fuochi di artificio. Botti, naturalmente, illegali, i cui rumori stanno esasperando da mesi i residenti che, più volte, hanno denunciato questo fenomeno.
Nonostante le proteste, anche via social, non si è riusciti a fermare quel che ormai sembra essere una moda. Una delle aree maggiormente colpite è quella del rione di Bosco Minniti, in particolare in via San Metodio, che, nonostante la presenza di una chiesa e di un ufficio comunale, è al centro di un intenso traffico di droga, scoperto di recente dalla polizia che ha provveduto ad arrestare gli esponenti di due bande. Una zona sensibile, compresa tra via Italia 103, via Cannizzo ed il cosiddetto Bronx, dove, da anni, polizia e carabinieri, compiono operazioni per stroncare il traffico di sostanze stupefacenti, spesso gestito da organizzazioni criminali legate ai clan più forti della città: Bottaro-Attanasio e Santa Panagia. In una di queste indagini, la polizia scovò un nascondiglio piuttosto curioso: la cassetta del contatore per l’energia elettrica della chiesa di San Metodio dove furono trovate delle dosi di droga.