Due negozi chiusi tra via Pitia e via Tisia, il titolare di un’altra attività commerciale tra via Tisia e largo Dicone pronto a farlo, professionisti che consultano le agenzie immobiliari in cerca di altri studi “perché qui ormai non è più possibile parcheggiare”.
Il patto tra commercianti e Comune
Già, i posti auto, che sono saltati per via dei lavori di riqualificazione di questa importante area commerciale della zona nord della città, legata a filo doppio con viale Zecchino, altro polmone del commercio aretuseo.
E pensare che, circa due anni, tutti o quasi gli esercenti si erano rallegrati con l’amministrazione comunale di Siracusa per il nuovo piano urbanistico che avrebbe trasformato via Tisia in un centro commerciale naturale, con marciapiedi più larghi e qualche albero in più.
Il taglio dei posti auto
Questo, in modo inevitabile, ha comportato un taglio degli stalli per le auto che si sono dimezzati, “così come il numero di clienti” denuncia il titolare di un negozio di via Pitia, per cui l’opinione sulla riqualificazione verde decisa dal Comune è cambiata, non per tutti ma per molti.
La telenovela parcheggio in via Damone
La valvola di sfogo sarebbe dovuto essere la realizzazione del parcheggio in via Damone, a ridosso del pala Akradina ma i lavori hanno subito vari stop and go: il primo nel 2021 con la scoperta di una antica agorà poi si sono susseguiti vari annunci sull’imminente apertura, tra cui quella più nota in occasione della conferenza stampa di fine anno del sindaco: l’assessore alla Mobilità, Enzo Pantano assicurò che sarebbe stato inaugurato nel mese di febbraio ma ormai siamo alle soglie di aprile. E così, le auto, per raggiungere l’area di via Tisia, vengono parcheggiate attorno alla zona in cui fare compere, sottraendo spazi ai residenti. Insomma, un cane che si morde la coda
L’incontro tra M5S e commercianti
Cristina Merlino, referente territoriale del Movimento 5 Stelle Siracusa, ha incontrato nei giorni scorsi i commercianti di via Tisia e via Pitia. “Il parcheggio doveva essere pronto a gennaio, poi a febbraio, quindi a marzo e adesso l’amministrazione dice che sarà aperto ad aprile. Ecco, questo continuo rinvio non agevola il rapporto di fiducia con l’amministrazione comunale. Ed i commercianti, come i residenti, si sentono traditi e trascurati. Cento posti auto, peraltro, sono insufficienti a soddisfare le reali necessità della zona”.
I posti a pagamento
In ogni caso, quando il parcheggio sarà completato i posti non saranno di certo gratuiti. Si pagheranno e pagheranno anche i dipendenti ed i titolari delle attività commerciali, così come i professionisti ed i loro clienti. Da qui, l’ipotesi di un trasferimento di negozi da altre parti anche se non è che ci siano aree a Siracusa in cui sia agevole il parcheggio. Il M5S ritiene che questo favorirà i grandi centri commerciali e la parziale desertificazione di questa zona.
“Si favoriscono i gradi centri commerciali”
E l’idea di far pagare la sosta finirà per allontanare ulteriormente i clienti dai negozi di via Tisia e via Pitia, a vantaggio dei grandi centri commerciali con servizi”, insiste Cristina Merlino che aggiunge: “Di questo l’amministrazione comunale non ha saputo tenere conto, inseguendo il bello ma non l’utile. Come dall’avvio di questi
lavori, la sensazione è che si proceda a tentoni e non con una strategia definita e soprattutto condivisa. Negli incontri degli anni scorsi, prima dell’avvio del grande cantiere, ben altre erano state le promesse e le spiegazioni fornite. E di quelle parole, oggi nessuno ritiene di dover rendere conto”.
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