“La notizia di un mio passaggio a Forza Italia è totalmente priva di fondamento e non ci sono state mai interlocuzioni. Evidentemente, c’è qualcuno che prova a creare equivoci e ad animare il pettegolezzo sotto l’ombrellone”. Lo afferma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, in merito alle indiscrezioni, svelate da autorevoli fonti politiche, su un suo passaggio a Forza Italia con obiettivo il Parlamento nazionale.
“Sono orgogliosamente membro – dice Francesco Italia – della segreteria nazionale di Azione e condivido in pieno la linea e la posizione del segretario. Lo stallo della politica, i risultati disastrosi di trent’anni di promesse irrealizzabili, la condizione dei salari, della sanità, della scuola, delle carceri, dell’edilizia popolare, mi motivano a scegliere la strada meno facile e meno battuta della costruzione di uno scenario alternativo. Quello di un’aggregazione di forze europeiste che dalla politica estera, allo sviluppo sostenibile, al welfare, possa dare all’Italia una guida forte ed autorevole, con un programma di governo realizzabile”.
Il sindaco di Siracusa insiste nella costruzione di una nuova classe dirigente che parta dal basso contro un modo di far politica capace di produrre emergenze, tra cui quella sui rifiuti.
“Questo è ciò che auspico – argomenta Francesco Italia – possa accadere anche in Sicilia, a partire dalle esperienze di sindaci e amministratori locali che vivono quotidianamente le contraddizioni di una politica che parla solo a se stessa e aspira prevalentemente all’auto conservazione. In trent’anni, governi regionali di destra e di sinistra con maggioranze bulgare non sono riusciti o forse non hanno voluto superare il sistema delle discariche e, nel 2024, noi siciliani spediamo a caro prezzo i nostri rifiuti all’estero, dove i cittadini di città danesi, svedesi, tedesche si riscaldano con la nostra indifferenziata”.
Italia snocciola altre criticità dalla viabilità alla sanità. “Ancora oggi, per viaggiare da Siracusa a Palermo impieghiamo non meno di tre ore e mezza e il sistema sanitario, invece di essere la priorità è terreno di semina e conquista elettorale del potente di turno. Più che dedicarsi alle bandiere di partito mi piacerebbe che la politica tornasse ad occuparsi del servizio per il bene comune”.