“Confermo piena fiducia al dottor Domenico Percolla, che può continuare a guidare da commissario il Libero consorzio comunale di Siracusa”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Catania, nella sede della Regione con l’ex questore di Siracusa, dopo il coinvolgimento di quest’ultimo nell’inchiesta della magistratura contabile calabrese su un presunto uso irregolare di fondi pubblici quando Percolla ricopriva il ruolo di Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico in Calabria. L’attuale commissario del Libero consorzio di Siracusa, a seguito del sequestro dei suoi beni, insieme a quelli di una persona, per un valore di circa 3 milioni di euro, aveva rimesso il mandato nelle mani del presidente della Regione.
“Il commissario Percolla, che conosco da un trentennio, sta lavorando – ha dichiarato il governatore – con impegno e passione in un ente debilitato da scelte politiche locali sbagliate e devastato da una pseudo riforma delle Province che sarebbe poco definire criminale. Dobbiamo operare per dare serenità ai dipendenti provinciali, per questo abbiamo intanto chiesto allo Stato di porre fine all’odioso prelievo fiscale”.
Secondo i magistrati contabili calabresi, Percolla e Francesco Carmelo Vazzana, nel periodo 2011-2015, avrebbero indebitamente utilizzato fondi pubblici destinandoli irregolarmente alla realizzazione di rilievi cartografici e satellitari per lo studio della pericolosita’ idrogeologica del territorio calabrese. Dalla indagini e’ emerso che il servizio era stato commissionato senza alcuna procedura di evidenza pubblica, a prezzi superiori a quelli di mercato, ad un ente che non aveva i requisiti per essere considerato di diritto pubblico.
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