Sono 11 le persone positive in una casa di riposo di Carlentini, nel Siracusano, che si è trasformata in un focolaio. Ad annunciarlo è stato il sindaco del Comune, Giuseppe Stefio, mentre l’azienda sanitaria ha già avviato gli accertamento per risalire all’origine del contagio ed allo stesso tempo saranno eseguiti i tamponi su chi è entrato a contatto con i contagiati.
“I dati di riportano 62 casi positivi (aggiornati a ieri ndr) tra la comunità ed 11 casi positivi all’interno di una casa di riposo. I numeri sono stabili e questo dipende anche dai positivi che sono guariti. Più precisamente, il numero dei nuovi positivi è inferiore al numero dei guariti”.
Il sindaco ritiene che non vi siano le condizioni per chiudere le scuole. Va precisato che i primi cittadini possono sospendere le attività didattiche solo per far svolgere gli interventi di sanificazione.
“Fortunatamente ad oggi non esistono ragioni per chiudere le scuole. Queste continuano ad essere luoghi sicuri in ragione del funzionamento dei protocolli di sicurezza: a fronte di diversi casi di positività non si è sviluppato alcun focolaio in nessun Istituto scolastico. Come già espresso durante le precedenti comunicazioni, la chiusura della scuola non è una decisione che il sindaco può assumere autonomamente bensì passa dal parere obbligatorio dell’Azienda sanitaria provinciale che ne valuta opportunamente i rischi”
“È fondamentale mantenere – spiega il sindaco Giuseppe Stefio – un atteggiamento adeguato alla circostanza, che rimane emergenziale ma sotto controllo, anche rispetto alla scuola. Deve essere chiaro che la scuola è un luogo sicuro. Far passare il messaggio che la scuola non è un luogo sicuro genera ansia e disagi tra scolari e studenti, con conseguenze imprevedibili quanto serie”
“Di concerto con l’Asp si intende procedere – spiega il sindaco Giuseppe Stefio – al test del tampone tra la popolazione scolastica e qualora si dovesse porre necessario, il Comune finanzierà a proprie spese i tamponi nelle scuole”
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