Nelle settimane scorse ad andare in pensione era stato il Capo di gabinetto della Questura di Siracusa, Ferdinando Buceti, nei prossimi giorni toccherà al questore, Benedetto Sanna, 62 anni, compiere lo stesso passo. Mercoledì prossimo, il capo della Questura saluterà la città durante una conferenza stampa in cui traccerà anche un bilancio della sua breve reggenza a Siracusa, durata oltre un anno e mezzo.

L’esperienza a Corleone e le indagini su Capaci

Chiude così una carriera nella Polizia di Stato, iniziata nel 1986, nel corso della quale ha ricoperto ruoli apicali, infatti è stato Direttore del servizio reparti speciali con la responsabilità organizzativa nazionale dei 15 Reparti mobili, degli 11 Reparti volo e degli Specialisti della Polizia di Stato.

A 26 anni ha diretto il commissariato di Corelone, dove ha svolto delle attività investigative sul clan dei Corleones, inoltre, durante la sua esperienza nella Dia, partecipò alle indagini per individuare gli autori della strage di Capaci. Ha svolto altre esperienze in Sicilia, guidando il commissariato di Capo D’Orlando, portando a termine indagini investigative sui clan mafiosi dei Nebrodi.

Le operazioni a Siracusa

Nel corso del suo mandato a Siracusa, gli agenti di polizia hanno condotto diverse indagini, molte delle quali hanno consentito di colpire delle floridissime reti di spaccio del capoluogo, tra cui quella scattata nel luglio scorso, che ha permesso di  eseguire 16 misure cautelari, di cui 10 in carcere.

Nel settembre scorso, è stata portata a termine ad Augusta, l’operazione “Crack Point” , culminata con 3 arresti, che ha fatto luce sullo spaccio in contrada Scardina – “Complesso delle Palazzine Popolari”. Nel corso dell’attività sarebbe emerso che un ruolo di particolare importanza era rivestito da una donna, di 60 anni, che gestiva, all’interno della propria abitazione, un vero e proprio laboratorio e centro di spaccio, dove, ricevuto lo stupefacente di tipo cocaina, provvedeva a lavorarla, per trasformala in crack e cedere le singole dosi agli assuntori, a credito o dietro corrispettivo.

L’inchiesta sul cimitero di Siracusa

Tra le più inchieste più significative quella che ha portato all’arresto del direttore del cimitero di Siracusa, insieme ad un’altra persone, in quanto accusato di aver gestito una compravendita illecita di cappelle gentilizie.