- Condannato dal tribunale di Siracusa un padre che avrebbe usato la figlia minore per un traffico di droga
- La ragazza, in stato di gravidanza, trasportava la droga a bordo di una macchina guidata dal fidanzato
- Il tribunale ha emesso altre due condanne per i complici del padre della ragazza
Il gup del tribunale di Siracusa ha condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione Salvatore Carrubba, 41 anni, di Floridia, nel Siracusano, per spaccio di droga.
La vicenda
L’uomo rimase coinvolto nel gennaio del 2018, insieme ad altre 9 persone, nell’operazione dei carabinieri denominata Basito su un traffico di stupefacenti tra Floridia e Solarino. Dai riscontri degli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, l’imputato avrebbe utilizzato la figlia minorenne, in stato di gravidanza, per il trasporto delle merce. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, l’uomo era certo che la giovane non sarebbe mai incappata nei controlli delle forze dell’ordine.
I viaggi della minore
Per spostarsi tra Floridia e Solarino, la ragazza, secondo i carabinieri, non sarebbe andata da sola, ad accompagnarla in macchina sarebbe stato il suo fidanzato, il padre del bambino che portava in grembo. Oltre a trasferite partite di stupefacenti, tra cui cocaina, marijuana ed hashish, la minore, dalle indagini dei militari, avrebbe avuto il compito di incassare i soldi dai pusher per poi consegnarli nelle mani del genitore.
Gli altri due imputati
Oltre a Salvatore Carrubba, difeso dall’avvocato Antonio Meduri, sotto processo, con il rito abbreviato, c’erano altri due imputati: Sebastiano Iacono, 30 anni, e Christopher Sgandurra, 36 anni, anche loro di Floridia, che hanno rimediato una condanna pari ad 1 anno e due mesi ciascuno, in continuazione con precedenti condanne. Altri 5 indagati hanno già patteggiato le pene.
Spaccio in piazza
Erano i luoghi frequentati dai giovani, tra cui piazze e locali notturni, a Floridia ed a Solarino, i posti in cui avvenivano le compravendite di droga. Non occorreva che clienti e spacciatori comunicassero al telefono per concludere gli affari, bastava incontrarsi, soprattutto la sera, ed il gioco era fatto, sotto gli occhi di numerosi residenti, le cui segnalazioni hanno consentito ai carabinieri di avviare le indagini. La droga sarebbe stata nascosta tre le fessure di alcuni muretti, in prossimità delle zone dello spaccio, ma è scovata dai militari che, nel complesso, ne hanno sequestrato circa 5 chili. La scomparsa della merce avrebbe lasciato basiti gli indagati, da qui il nome dato all’operazione.
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