“E’ stato papà a dare fuco alla mamma”: sarebbe stata questa confidenza fatta alla nonna materna dal figlio minorenne di Sebastiano Iemmolo, 36 anni, arrestato per il femminicidio della moglie, Luara Pirri, 31 anni, a imprimere una svolta decisiva alle indagini della polizia, coordinate dalla Procura di Siracusa.
La donna è morta 18 giorno dopo che l’uomo le ha versato della benzina addosso e appiccato il fuoco perché lei si era rifiutata di dargli 20 euro. E’ la stessa Questura a sottolineare “la delicatezza dell’indagine” per il “fatto che il figlio minorenne aveva assistito all’omicidio della madre per mano del padre”. Indagini complesse, rivela, anche per il “contesto di omertà dovuta al timore di ritorsioni da parte di Iemmolo”.
Ed è lui a tradirsi: è ascoltato in un’intercettazione ambientale mentre, “con sua madre e il figlio” sono “protesi a concertare una versione di comodo”, rivelando anche il movente, “portato a compimento per pochi euro negati dalla vittima al suo assassino”.
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