“E’ sorprendente quanto sostenuto dai due consiglieri comunali: evidentemente non sanno, contrariamente a tutti i cittadini di Avola, che il servizio legato al recapito a domicilio dei farmaci è attivo dal mese di marzo”. Lo afferma a BlogSicilia l’assessore alle Politiche sociali di Avola, Simona Caldararo, in replica ai due consiglieri comunali Fabrizio Alia e Francesco Tardonato, che avevano invitato l’amministrazione a fornire il servizio a domicilio alle persone impossibilitate ad uscire di casa per via del Covid19.
L’assessore alle Politiche sociali sostiene che il servizio è in vigore da 10 mesi grazie anche all’aiuto delle associazioni del Terzo settore.
” Poco dopo il lockdown, l’amministrazione comunale – afferma a BlogSicilia l’assessore alle Politiche sociali di Avola, Simona Caldararo – ha pensato di prestare aiuto a migliaia di famiglie, d’altra parte esiste anche un numero telefonico specifico presso l’ufficio delle Politiche sociali allo scopo di dare assistenza a chi ne ha bisogno. Voglio anche precisare che, oltre a portare a casa i farmaci, il Comune di Avola provvede anche al recapito della spesa. Va detto che, per svolgere questi servizi, l’amministrazione ha coinvolto organizzazioni ed associazioni del Terzo settore, tra cui la Croce rossa e la Misericordia, tanto per fare un esempio, ma non dobbiamo dimenticare tanti volontari che hanno deciso di dare una mano”.
Secondo l’assessore alle Politiche sociali, l’intervento dei due consiglieri è strettamente connesso ad una polemica politica.
“Mi stupisce che i due consiglieri – dice ‘assessore alle Politiche sociali di Avola, Simona Caldararo – abbiano fatto appello al dialogo, non credo che questo modo di porsi sia collaborativo, ritengo, a questo punto, che si stia facendo solo strumentalizzazione politica. Lo sanno bene che i servizi di cui parlano sono erogati, specialmente adesso che viviamo una situazione critica, peraltro ci sono le pagine del Comune di Avola a testimoniarlo. In questo periodo, il personale dipendente dei Servizi sociali ed alcuni assistenti si stanno recando per assistere quelle famiglie in gravi difficoltà che non possono uscire per via dell’emergenza sanitaria, consegnando farmaci, spesa ed altro, nel rispetto delle misure per evitare il contagio. Basta chiedere ai beneficiari come stanno le cose per rendersi conto della situazione”.
Sulla vicenda ha controreplicato il consigliere Francesco Tardonato: “Carissima Simona, data la mole di contagiati ad Avola, le richieste di aiuto e le preghiere di intervento da parte dei nostri concittadini sono numerosissime. Dunque, non ha importanza se il servizio era attivo a marzo, quando c’erano 4 contagiati. Il problema è che deve essere efficiente adesso che ce ne sono 417. Il Comune deve farsi carico, allora, di una maggiore pubblicità e di un efficiente potenziamento, perché ad oggi troppi concittadini non riescono ad usufruirne. La nostra iniziativa non pone il problema, suggerisce una soluzione”