Una giovane coppia di genitori, lui 24 anni, lei 22 anni, è stata denunciata dalla polizia di Noto per aver occupato abusivamente un locale, che è di proprietà della Diocesi di Noto, a ridosso della chiesa di Sant’Antonio Abate. I due compagni, con due figli piccolissimi, non avendo una casa dove poter stare, avrebbero deciso di trasferirsi in quell’immobile, portandosi con se un letto matrimoniale dove dormire insieme ai minori.
La loro presenza, come era di tutta evidenza, non è passata inosservata e così una segnalazione è arrivata agli agenti del commissariato di polizia di Noto che si sono recati in quell’abitazione di fortuna dove hanno trovato la famiglia indigente. Il padre dei piccoli ha ammesso che il 13 ottobre scorso è riuscito ad entrate nel locale, usato per le riunioni di alcune confraternite, danneggiando con un calcio la porta e la serratura.
Come fanno sapere dalla Questura di Siracusa, “l’immobile occupato è privo di servizi igienici e dell’allaccio alla rete idrica, arredato con un tavolo, una poltrona, alcune sedie in plastica e due armadi – di cui uno a muro – contenenti degli abiti cerimoniali, degli stendardi, dei vessilli storici delle confraternite ed altri cimeli appartenenti alla Diocesi”.
La famiglia non è stata “sfrattata”, in maniera provvisoria resterà in questo locale, in attesa di una sistemazione più adeguata: sono stati avvisati i Servizi sociali per via della presenza dei minori, per cui i figli, nelle prossime ore, potrebbero essere ospitati in una struttura più adeguata. Per i genitori, comunque, si aprirà un procedimento giudiziario con l’accusa di invasione di edifici e danneggiamento. Frattanto, la polizia ha prelevato dall’immobile occupato dei cimeli di interesse storico che sono stati affidati ad un custode.