I carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale hanno sequestrato 26 opere d’arte esposte nel Convitto delle Arti Noto Museum, a Noto, nel Siracusano. Sono state giudicate dai militari falsamente attribuite ad artisti di fama internazionale.
Le indagini, coordinate dalla procura di Siracusa, sono scattate dopo la denuncia del presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico sull’esposizione di quattro opere attribuite a Giorgio de Chirico e sconosciute alla Fondazione: “Il Trovatore, 1952”, “Studio neoclassico, 1950”, “Il Trovatore, 1952”, “Il Grande metafisico”.
La procura ha nominato un tecnico che ha confermato la falsità delle opere e rilevato dubbi su altre 22 opere esposte alla mostra.
Il gup del Tribunale di Siracusa ha emesso un decreto di sequestro preventivo per le opere a firma Giorgio de Chirico.
La procura di Siracusa ha emesso un decreto di sequestro penale per le 22 opere di dubbia autenticità, queste ultime riconducibili ad importanti artisti nazionali ed internazionali quali: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Fortunato Depero, Luigi Russolo, Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij, Max Jacob, Hans Richter, Paul Klee, Joan Mirò e Salvador Dalì. Una persona risulta iscritta nel registro degli indagati per contraffazione di opere d’arte.
“La verifica su 26 opere delle circa 150 esposte nella mostra “L’Impossibile è Noto” ci permetterà di conoscere la verità sull’autenticità delle opere e di stabilire eventuali responsabilità. Una cosa è certa, nel caso in cui dovesse essere appurata la presenza di opere false, il Comune di Noto è parte lesa e farà valere le proprie ragioni nelle sedi competenti”, ha detto il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.
“La mostra ‘L’Impossibile è Noto’ – ha aggiunto Bonfanti – è la quarta che il nostro settore cultura affida alla stessa
organizzazione di specialisti. Nel 2016 ‘Andy Warhol è Noto’, nel 2017 ‘Chagall e Missoni – Sogno e Colore’ e nel 2018
‘Picasso è Noto’: tutte mostre che hanno riscosso grande successo di pubblico e generale apprezzamento”.