I carabinieri del comando provinciale di Siracusa hanno eseguito ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta delle Procura di Siracusa, nei confronti di 9 persone, fra le quali 7 medici, accusate a vario titolo dei reati di falso, corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, sostituzione di persona.
I nomi
Il gip del tribunale di Siracusa ha disposto gli arresti domiciliari per il neurologo dell’Asp Santo Cultrera e per Rosaria Mangiafico, gestore di un patronato. L’obbligo di dimora è stato disposto per il medico Paolo Valvo, mentre la misura cautelare del divieto temporaneo di svolgere la professione medica è stato disposto nei confronti dei medici Remo Ternullo, infettivologo; Salvatore Alfano, diabetologo; Gaspare Pistritto, medico legale; Giuseppe Fazio, medico Inps e Rosario Terranova, medico Inps .
Il gip ha anche disposto sequestri per equivalente nei confronti di tutti gli indagati e dei medici, Paolo Valvo, Remo Ternullo, Santo Cultrera, Salvatore Alfano, Michele Liistro, Gaspare Pistritto, Antonino Zito, Rosario Terranova, Giuseppe Fazio, Augusto Trigila, Santo Moncata, Giuseppe Partexano, Vittoria Sesta, Biagio Saitta, Clara Morreale nonché dell’infermiera Vera Bondì.
Nell’ambito dell’operazione denominata “Povero Ippocrate”, ci sono casi di pazienti sedati per apparire malati e ci sono addirittura finti parenti e false badanti che li accompagnano per la visita. I carabinieri della Procura, coordinati dal luogotenente Domenico Di Somma, hanno anche svelato la falsità di numerosi accertamenti diagnostici e strumentali, come per esempio falsi referti Tac, falsi Ecodopller.
L’indagine, coordinata dal Procuratore di Siracusa Sabrina Gambino e dai sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo, ha consentito di accertare, a partire dal 2016, attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, che gli indagati avrebbero fittiziamente attestato di avere compiuto esami diagnostici in realtà mai eseguiti, di avere accertato la sussistenza di patologie inesistenti e “di avere esercitato il giudizio medico nell’ambito di un organismo collegiale di cui in realtà risultavano assenti tutti gli altri componenti” spiegano gli inquirenti.
Nella maggior parte dei casi, i medici avrebbero incassato una somma in contanti per la falsa certificazione rilasciata.
Tra i medici coinvolti nell’operazione “Povero Ippocrate” figurano anche, come già detto, Remo Ternullo, ex sindaco di Melilli, nel Siracusano, che avrebbe ricevuto denaro da Rosaria Mangiafico; Antonino Zito, in passato presidente della commissione ed oggi in pensione, che per tanti anni ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale; e Biagio Saitta, ex consigliere alla Provincia regionale di Siracusa.
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