il presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo

Expo a Siracusa, Decaro, “bloccati limoni e mandarini con Ciproconazolo”

“Abbiamo evitato le  importazioni di limoni e mandarini che avevano livelli massimi di residui di Ciproconazolo che però noi vietiamo per le nostre produzioni agricole”. Lo ha detto a Siracusa, dove è in corso l’Expo per l’Agricoltura, il Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo, Antonio Decaro parlando delle misure poste in essere dall’Europa per la sicurezza alimentare ed il contrasto della concorrenza sleale.

Lo stop alla Commissione europea

Lo stesso parlamentare ha sostenuto che la Commissione europea aveva proposto “di innalzare i livelli di massimi residui di sostanze tollerabili dei prodotti alimentari importati nei paesi dell’Unione” ma questa ipotesi, come ammesso dal Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo, non è passata. “Quindi da un lato abbiamo protetto i consumatori europei, dall’altro lato però abbiamo difeso anche i produttori agricoli” ha detto De Caro.

La sicurezza alimentare

Inoltre, per il Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo, Antonio Decaro, “dobbiamo continuare a lavorare sul fronte della sicurezza alimentare dei nostri prodotti, sui controlli della filiera, sulla garanzia dei prezzi accessibili e di qualità per tutti, tenendo sempre chiaro quello che è lo scenario complessivo della necessaria transizione ambientale che ci viene richiesta”.

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Aiutare le aziende agricole sostenibili

Decaro sostiene che l’Europa ha il dovere di aiutare le aziende agricole sostenibili. “Ci dobbiamo assicurare – ha detto – il Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo, Antonio Decaro – – che i fondi della PAC siano indirizzati a chi davvero ne ha bisogno e devono incentivare le pratiche agricole sostenibili, per questo serve impegno, trasparenza, ma soprattutto credo attenzione alle realtà locali.  La transizione agricola, se la vogliamo chiamare così, richiederà – ha aggiunto Decaro – ai nostri agricoltori un cambio di passo nelle pratiche, nelle mobilità, nelle modalità. Sono cambiamenti che non saranno esenti da sacrifici da parte degli agricoltori e per questo che l’Europa deve fare sacrifici”

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