- Sequestrato dai carabinieri l’ex carcere borbonico vittima del degrado ed a rischio crollo
- L’immobile, realizzato in epoca borbonica, è di proprietà del Libero consorzio di Siracusa
- E’ stato chiuso dopo il terremoto del 1990
I carabinieri della sezione per la Tutela del patrimonio culturale di Siracusa hanno eseguito il sequestro preventivo dell’ex carcere borbonico, situato ad Ortigia, il centro storico di Siracusa. La misura è stata disposta dal gip del Tribunale di Siracusa su richiesta della Procura di Siracusa che ha coordinato le indagini. L’immobile, di proprietà del Libero consorzio comunale di Siracusa, rappresenta una delle più importanti testimonianze del Regno delle Due Sicilie, è in totale stato di abbandono.
L’indagine
L’inchiesta del Procuratore aggiunto Fabio Scavone, ha consentito di verificare e documentare lo stato di abbandono dell’immobile e il grave deterioramento determinato dell’ omissione dei lavori necessari alla sua messa in sicurezza e dell’adozione di provvedimento per evitarne il degrado. I sopralluoghi effettuati hanno permesso di rilevare danni consistenti agli elementi strutturali, che rendono attuale il pericolo di crollo, costituendo un rischio anche per la pubblica incolumità.
La storia dell’edificio
L’edificio, espressione architettonica derivata dall’attuazione del decreto sulle carceri emesso da Ferdinando I di Borbone nel 1817, è stato concepito come struttura penitenziaria a cui applicare tutti i dettami del paradigma carcerario ideato dal filosofo e giurista inglese Jeremy Bentham, cioè il modello Panottico. Esso permetteva, attraverso particolari accorgimenti architettonici e tecnologici, l’osservazione di tutti i prigionieri da qualunque
punto del cortile, di forma ottagonale.
La chiusura dopo il sisma
Il carcere ha svolto la sua funzione per 135 anni, dall’ingresso del primo detenuto avvenuto nel 1856, sino al 1991 quando, dopo il terremoto del 13 dicembre 1990, fu sgomberato perché dichiarato inagibile. L’operazione dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale “si inserisce nel quadro di una costante azione di monitoraggio e salvaguardia degli immobili storici minacciati dal degrado e dall’incuria, condotta in sinergia con la componente territoriale dell’Arma dei Carabinieri, primariamente costituita dalla capillare dislocazione delle Stazioni Carabinieri, e con la Soprintendenza di Siracusa” fanno sapere dal comando dei carabinieri.
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