- Arrestato 49enne dopo due evasioni ed i maltrattamenti alla madre
- La donna avrebbe provato a convincere il figlio a non uscire perché ai domiciliari
- L’uomo ha chiuso la madre in una stanza
I carabinieri di Siracusa hanno arrestato con l’accusa di evasione e maltrattamenti in famiglia un uomo di 49 anni, Oberdan Moscuzza, disoccupato, con precedenti penali.
Arrestato due volte
L’uomo era stato arrestato nei giorni scorsi dagli agenti di polizia che lo hanno sorpreso mentre stava per rubare uno scooter nella zona di piazza Archimede, ad Ortigia, il centro storico di Siracusa, a ridosso dell’ingresso del palazzo della Prefettura.
Un fatto accaduto domenica scorsa ma l’uomo, che era stato sottoposto agli arresti domiciliari, non avrebbe resistito alla tentazione di fare due passi ed i carabinieri lo hanno sorpreso 2 giorni dopo mentre passeggiava per le vie del centro storico. Anzi, dalle informazioni fornite dalle forze dell’ordine, si era recato in un bar per consumare una birra.
Ai domiciliari
Al termine dei controlli, l’uomo era stato dichiarato in stato di arresto ma l’autorità giudiziaria ha, ancora una volta, concesso i domiciliari al 49enne, che, però, nonostante il precedente, non avrebbe fatto tesoro di questa esperienza. Infatti, come emerge nella ricostruzione dei carabinieri della stazione di Ortigia, al comando del maresciallo Santo Parisi, nella giornata di ieri, avrebbe preso la decisione di uscire di casa per un’altra passeggiata.
La madre chiusa in stanza
La madre, temendo che le vicende processuali potessero travolgere il figlio, avrebbe provato a convincerlo a non uscire ma i tentativi della donna sono stati praticamente inutili, anzi, per tutta risposta, il 49enne, come sostenuto dal comando provinciale dei carabinieri, avrebbe sequestrato la vittima, chiudendola in una stanza.
Fermato dai carabinieri
A quel punto, non aveva più ostacoli e così ha varcato la porta di casa per un’altra passeggiata che è durata poco perché è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri ma, ancora una volta, l’indagato ha ottenuto i domiciliari anche se i carabinieri hanno presentato al Tribunale di Siracusa una “richiesta di aggravamento della misura coercitiva”.
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