tappa di marco cappato a siracusa

Eutanasia legale, “paese pronto ma è il ceto dirigente a bloccare un’urgenza sociale”

  • Tappa a Siracusa di Marco Cappato per il referendum per l’Eutanasia legale
  • Sono state raccolte le firme per promuovere la consultazione
  • A raccogliere le firme l’ex assessore regionale Ezechia Paolo Reale

“Penso che in realtà il referendum sia per disciplinare l’eutanasia che esiste già ma è clandestina in Italia come diceva sempre il professore Umberto Veronesi”.

Lo ha detto a Siracusa, Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e promotore del referendum sull’ Eutanasia legale. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per ‘eutanasia attiva’ (sul modello olandese o belga).

La partecipazione del sindaco

All’iniziativa, organizzata dai volontari vicini a Marco Cappato, hanno aderito esponenti politici di diversa estrazione. A raccogliere le firme, Ezechia Paolo Reale, ex assessore regionale ed ex candidato a sindaco di Siracusa del Centrodestra, da sempre al fianco delle battaglie civili dei Radicali, ma all’incontro si sono presentati pure il sindaco, Francesco Italia, gli ex assessori comunali, Alessandra Furnari e Salvatore Piccione, di Italia Viva, e l’ex parlamentare regionale del Pd, Marika Cirone Di Marco.

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“Eutanasia con regole”

“Noi vogliamo una eutanasia fatta di regole e di responsabilità per non dovere subire come una tortura una sofferenza insopportabile. Sotto l’aspetto culturale, le persone sono già pronte, è il ceto dirigente, che sta in Parlamento o che occupa gli spazi degli organi di informazione, a non rendersi conto dell’urgenza sociale” ha detto ancora Marco Cappato.

Secondo lo stesso Cappato, il referendum si reso necessario, in quanto “la sentenza della Corte Costituzionale tiene fuori due fattispecie di pazienti: chi non è tenuto in vita da sostegni vitali, ad esempio i malati di cancro e i pazienti che non sono in grado di darsi la morte da soli, perché immobilizzati totalmente e che quindi avrebbero bisogno dell’eutanasia. Ecco perché è urgente in questo momento la mobilitazione per la raccolta delle firme. Chiunque può partecipare alla campagna referendaria”

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