Sono stati assolti definitivamente dall’accusa di estorsione dopo un’odissea giudiziaria iniziata nel febbraio del 2012 con il loro arresto.
La Corte di Appello di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura di Siracusa contro l’assoluzione in primo grado per l’imprenditore siracusano, Giuseppe Marotta, e per l’ex sottosegretario al Tesoro, Gino Foti.
Quest’ultimo, però, è deceduto nell’agosto dello scorso anno, sei mesi dopo la sentenza del Tribunale di Siracusa. “Resta il rammarico – dice l’avvocato Bruno Leone, difensore di Foti – che, dopo tanti anni di battaglie giudiziarie, Gino Foti non abbia potuto assistere da vivo alla definizione del processo”.
Marotta e Foti erano accusati di aver esercitato pressioni perché fosse affidata ad un’impresa a loro vicina il servizio di riscossione delle bollette insolute.
In caso contrario, avrebbero mosso le loro pedine affinché il contratto tra la Sai 8 e l’Ato idrico fosse risolto. Ed in questa storia entrò pure l’ex presidente della Provincia, Nicola Bono, accusato di aver approfittato del ruolo di presidente del Consorzio Ato idrico per tagliare Sai8 dalla gestione del servizio idrico, di tentata estorsione e di aver fatto pressioni per una assunzione. Solo che la posizione di Bono è stata archiviata nel gennaio del 2013 dal gip del tribunale di Siracusa, Michele Consiglio.
Durante il procedimento giudiziario, si sono verificati dei colpi di scena, tra cui il coinvolgimento degli stessi due dirigenti della Sai 8 in una inchiesta della Procura di Siracusa per bancarotta fraudolenta aggravata, avviata dalla Guardia di finanza nel 2013 con l’iscrizione del registro degli indagati di 11 persone. Ferraglio e Giorgio hanno patteggiato la pena a 2 anni di reclusione.
Le vicende della Sai 8 sono legate ad uno dei personaggi chiave della famigerata inchiesta Sistema Siracusa: l’avvocato Piero Amara, ex legale dell’Eni, al centro di altri scandali giudiziari sulla corruzione di giudici e magistrati. Il difensore, nei mesi scorsi, ha patteggiato la pena 9 mesi di carcere mentre è stato rinviato a giudizio un docente universitario, Attilio Toscano nell’ambito dell’inchiesta per il crac di Sai 8, la società che a Siracusa gestiva il servizio idrico e fognario.
Secondo la ricostruzione dei magistrati, l’azienda avrebbe versato ai due legali dei lauti compensi, sotto forma di consulenza, per distrarre i beni.