Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito un’ordinanza di carcerazione, emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Catania, nei confronti di un uomo 47 anni, ritenuto responsabile di 5 episodi di tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso, commessi negli anni 2012 e 2013.
L’arrestato portato nel carcere di Cavadonna
L’arrestato, che era già sottoposto agli arresti domiciliari, è stato portato nel carcere di Cavadonna per espiare la pena residua di 6 anni, 10 mesi e 3 giorni di reclusione.
Otto arresti nel mandamento di Pagliarelli
Non si tratta dell’unica persona finita in carcere recentemente per estorsione. Il 14 dicembre i carabinieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito 8 provvedimenti di custodia cautelare in carcere e il sequestro di una villa disposti dal gip del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosini nel corso dell’indagine Brevis II coordinata dalla Dda.
Le accuse
Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e trasferimento fraudolento di beni e valori, tutte aggravate dal metodo mafioso. L’indagine è una costola dell’operazione Brevis dello scorso 4 aprile con la quale erano stati arrestati alcune persone ritenute organiche alla famiglia del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli.
Breccia nel mandamento di Santa Maria di Gesù
Il 13 dicembre, ancora altri arresti per estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso, sempre a Palermo. I carabinieri del Ros con i militari del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di sette persone accusate di usura ed estorsione tentate e consumate aggravate dal metodo mafioso.
Gli arrestati
Nell’operazione Breccia dei carabinieri sono stati portati in carcere i palermitani Francesco Di Marco, 37 anni, Santi Pullarà, 42 anni, Marco Neri, 47 anni, Salvatore Fileccia, 57 anni e Gioacchino Meli, 50 anni. Ai domiciliari sono finiti Alfredo Giordano, 60 anni e Carmelo La Ciura, 76 anni, di Monreale. Nell’indagine era coinvolto anche Gaetano Di Marco di 71 anni che è deceduto.
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