Un’esercitazione su uno studente scomparso per coinvolgere gli alunni nella comprensione del lavoro svolto dalle forze dell’ordine, della Prefettura e dei soccorsi quanto accade un evento così delicato. E’ quanto accaduto tra Siracusa e Noto nell’ambito del progetto, voluto dal prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, dal titolo “Ritrovare si può!”
Il ruolo degli studenti
Sono stati chiamati in causa gli studenti del III Istituto Comprensivo “Maiore” di Noto che hanno interpretato ciascuno dei ruoli istituzionali: dal Dirigente scolastico che, informato dell’evento, lo ha segnalato al Numero di emergenza unico europeo (NUE); al Prefetto che, ricevuto l’allarme, ha convocato il Centro coordinamento soccorsi (Ccs) in stretto raccordo con il Centro operativo comunale (Coc) attivato dal sindaco; alle diverse unità operative impegnate nelle ricerche sul campo. In sede di Ccs, gli studenti hanno sperimentato l’importanza del porre in essere interventi coordinati e tempestivi e hanno imparato a gestire gli imprevisti che pure possono presentarsi.
La ricerca ed il soccorso
Altri studenti sono stati impegnati nelle attività di ricerca e soccorso insieme ai carabinieri ed a vigili del fuoco che hanno messo a disposizione gli elicotteri.
“A Noto si è respirata, infatti, un’atmosfera di coesione, spontanea e autentica, tangibile e non solo enunciata, alimentata dai simboli della Repubblica – come l’Inno di Mameli intonato dagli studenti, grandi e piccoli, in un’esibizione estemporanea mentre il tricolore ha avvolto l’ingresso del cortile della scuola – e dal gioioso sentimento di appartenenza ad un’unica comunità, senza barriere anagrafiche né di ruolo” spiega il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto.
“Oggi – ha aggiunto il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto – è stata una bella esperienza di “contaminazione” empatica. Le porte delle menti e dei cuori di tutti, giovani e adulti, erano spalancate per imparare a conoscersi e fare squadra per il bene comune”.
L’obiettivo del progetto
L’obiettivo del progetto è di rafforzare il legame tra le istituzioni e gli studenti, non a caso è stata selezionata Noto, la città con un tasso di dispersione scolastica importante. Infatti, nelle ultime settimane, gli agenti del commissariato di polizia di Noto hanno denunciato oltre 50 genitori perché avrebbero fatto accumulare numerose assenze ai rispettivi figlio, violando le norme sull’obbligo scolastico.
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