Finisce in Parlamento l’emergenza sanità nel Siracusano dopo i casi scoppiati negli ultimi giorni negli ospedali di Avola, Siracusa e Lentini, sotto stress per carenza di medici. I senatori del Pd, il siracusano Antonio Nicita, Furlan e Rando, hanno  un interrogazione al Ministero della Salute “su tutte le emergenze della sanità in Provincia di Siracusa, richiedendo l’invio di ispettori per ricostruire le decisioni adottate in questi anni” spiegano gli esponenti politici.

Sotto osservazione l’Asp

I senatori del Pd intendono accendere i riflettori sulla gestione delle risorse umane da parte dell’azienda sanitaria. “Qui il tema è che non si comprende la ragione per la quale, nella provincia di Siracusa, si preferisca gestire le risorse umane nella nostra sanità, con assegnazioni, turni, designazioni che indeboliscono tutti i presìdi, minandone la funzionalità ed esponendo a rischio i pazienti, anziché lavorare per incrementare le risorse umane ed economiche”.

Il caso Avola

Uno dei fatti che ha destato attenzione è stato il caso del Punto nascita ad Avola, prima chiuso per carenza di medici, e poi riaperto in poche ore grazie ad una nuova turnazione che, però, ha creato malumori tra i medici, i quali sostengono, ma a microfoni e taccuini spenti,  che la coperta è corta. Prima il parlamentare regionale del M5S, Carlo Gilistro, e poi il pediatra in pensione dell’Umberto I di Siracusa, nonché ex senatore dei Ds, Antonio Rotondo, hanno proposto la sospensione del Punto nascita di Avola per non sguarnire i reparti di Siracusa e Lentini.

Razionalizzare le risorse

“L’ attuale carenza di pediatri, come anche di altri specialisti, che stiamo vivendo e che si protrarrà ancora per parecchi anni in quasi tutto il paese può essere risolta solo grazie a scelte politiche lungimiranti e ad adeguate risorse. E non con micro interventi locali di breve respiro e localistici” analizzano i senatori del Pd.

Inoltre, nell’interrogazione sono posti altri punti: “Se l’attuale consistenza della dotazione organica corrisponda ai parametri e ai profili previsti dall’atto aziendale approvato dall’Assessorato Regionale della Salute; se il Pronto soccorso dell’Umberto si trovi in locali provvisori, strutturalmente e tecnologicamente inidonei; se corrisponda al vero che, ancora oggi, con notevoli anni di ritardo rispetto alle previsioni di fine lavoro, il costruendo prefabbricato destinato ad ospitare il nuovo Pronto soccorso e la diagnostica d’urgenza non sia stato completato”.

Ed infine, “se corrisponda al vero che, per il nuovo ospedale da realizzare nella città di Siracusa l’assessorato regionale della salute abbia già previsto la riclassificazione quale ospedale di II livello ed abbia già assegnato la somma integrativa all’acconto di programma per l’utilizzo dei posti ex art. 20 l. 67/88”