Sono stati dimessi dall’ospedale Umberto I di Siracusa gli ultimi due pazienti che sono guariti dal covid19. “Lo stesso vale per i reparti covid di Noto e di Augusta che già da una decina di giorni hanno dimesso l’ultimo paziente ricoverato” afferma il direttore del reparto Malattie Infettive Antonina Franco che aggiunge: “Non sappiamo se tale emergenza sia realmente superata sul nostro territorio – dice – né siamo in grado di prevedere se in un futuro prossimo possano verificarsi ulteriori recrudescenze di tale pandemia, visto che si tratta di un virus mutevole ed ancora è necessario del tempo per arrivare al vaccino”.
Il medico, a tal proposito, invita all’uso delle mascherine ed al rispetto dei protocolli di sicurezza. “Richiamiamo le coscienze dei cittadini al rispetto delle normative vigenti riguardo all’uso dei dispositivi di protezione, all’ingresso nei luoghi pubblici, nei locali, sia al chiuso che all’aperto, al mantenimento di comportamenti conformi alla normativa vigente, che non espongano al rischio di contagio sé stessi e gli altri. Dall’inizio della pandemia -aggiunge l’infettivologa – si è generata un’emergenza sanitaria anche all’interno della nostra zzienda sanitaria, portandoci ad affrontare un’eccezionale crisi caratterizzata da un forte incremento degli accessi ospedalieri e dei ricoveri. All’interno della nostra Unità operativa di Malattie Infettive per molte settimane sono stati ricoverati più di 30 pazienti su 36 posti letto complessivi, per un totale di ricoveri dall’inizio dell’emergenza che supera le centinaia di unità”.
L’infettivologa descrive la sua esperienza professionale dentro l’ospedale di Siracusa, peraltro al centro di una catena di contagi che ha interessato gli stessi medici, gli infermieri ed i pazienti. Alcuni reparti, infatti, sono rimasti chiusi.
“Durante la gestione diagnostica – spiega Antonina Franco – e terapeutica dei pazienti affetti da covid19 abbiamo constatato la poliedricità di manifestazioni cliniche che il virus può determinare: molteplici e diversificati tra loro per sintomatologia, fattori di rischio e risposta ai vari trattamenti sono stati i casi affrontati presso la nostra Unità. Spesso abbiamo riportato grandi successi terapeutici, altre volte siamo stati meno fortunati andando incontro ad alcuni insuccessi a causa di molteplici fattori, a dimostrazione del fatto che non tutti i pazienti hanno la medesima storia clinica né tantomeno presentano la medesima risposta alla terapia. Con la speranza che questo periodo così buio possa rimanere solo un ricordo e che possa lasciare finalmente spazio alla luce del sole che irradia la nostra bella isola”.
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