“Turni di lavoro di otto ore consecutive e agenti senza mascherine guanti e dispenser igienizzanti”. Lo denunciano i sindacati di polizia penitenziaria, Sinappe Sippe (Sebastiano Bongiovanni), Cnpp (Maurizio Sigari), Uspp (Michele Pedone) ed Fns Cisl (Fabio D’Amico) che descrivono una situazione grave nel carcere di Augusta, dove, peraltro, la settimana scorsa si è registrata una protesta dei detenuti per via della sospensione dei colloqui così come previsto dalle norme anti coronavirus.
“La Direzione di Augusta ha diramato una disposizione di servizio che obbligherà, di fatto, il personale di polizia ppenitenziaria a svolgere turni lavorativi anziché di sei ore, ad otto ore di turno consecutive, programmando di fatto lo straordinario su un turno ordinario, in violazione del contratto per il personale del comparto sicurezza” sostengono i sindacati.
Gli stessi rappresentanti sindacali puntano l’indice sulle condizioni di sicurezza in relazione all’emergenza Covid-19.
“Tutti noi, stiamo attraversando un momento storico delicato, ma nel penitenziario di Augusta – dicono i sindacati – si continua a trattare in modo improprio il personale di polizia penitenziaria cosa che noi riteniamo non meriti, si lavora senza i dispositivi D.P.I. (mascherine FF2 o FF3, guanti e dispenser igienizzanti), non ci sono disposizioni chiare da parte dell’autorità dirigente che, dovrebbe far evitare gli assembramenti ed invece ogni mattina a partire dalla data odierna grazie ad una disposizione emanata, senza nessuna precauzione vi è un grave disagio lavorativo e psicologico per il personale”.
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