“Quanto accaduto in un seggio elettorale a Siracusa ha dell’incredibile, il presidente non aveva idea di come procedere allo spoglio“. E’ la testimonianza, a BlogSicilia, di un rappresentante di una lista, legato al Centrodestra, che, nelle ore successive allo spoglio, si è recato in un seggio per raccogliere le preferenze del candidato all’Ars di riferimento ma si è imbattuto in un presidente, in evidente difficoltà.
“Mi sono presentato in questo seggio – spiega a BlogSicilia il rappresentante di lista – per chiedere non solo le preferenze dei candidati del partito ma anche quelle legate alla sola lista. Mi ha risposto dicendomi che per i voti della sola lista sarebbe bastato sommare le preferenze dei cinque candidati. Quasi non credevo a quanto mi stesse dicendo in quel momento”.
“Ho sgranato gli occhi e gli ho risposto – prosegue nel racconto – che era fuori strada. Un’impreparazione senza precedenti, almeno sulla scorta della mia esperienza, ma considerando che i problemi sono stati riscontrati in 43 sezioni, vuole dire che la situazione nel Siracusano è davvero preoccupante”.
In effetti, poco dopo l’inizio dello spoglio, sono emersi immediatamente i problemi, per la Prefettura di Siracusa riconducibili all’inesperienza dei presidenti di seggio, alcuni dei quali, prima delle elezioni, hanno preso parte ad un corso di formazione organizzato dal Comune di Siracusa che, probabilmente, non è stato efficace.
Fatto sta che “l’Ufficio elettorale della Regione non può ancora procedere alla comunicazione definitiva della ripartizione dei seggi in tutta la Sicilia” si legge nel sito della Regione.
Il Tribunale di Siracusa sta provvedendo alla verifica dei verbali nelle 43 sezioni del Siracusano, 42 nel capoluogo, ed una a Lentini, e nel volgere di qualche ora, dopo aver eseguito i controlli anche degli altri verbali, dovrebbe completare il lavoro e consegnare i dati a Palermo. Per il riconteggio delle schede è, invece, necessario un provvedimento del Tar.
A quanto pare, tra gli errori più frequenti commessi dai presidenti di seggio è stato quello legato al voto disgiunto, da qui la confusione nell’indicare i voti espressi per i candidati alla presidenza della Regione. E così, totalmente nel pallone, sono andati avanti, mandando, però, nel caos la macchina elettorale siciliana.