E’, in questo momento, a Siracusa l’asse politica più solida quella tra Francesco Italia, sindaco e componente della segreteria nazionale di Azione, e Giuseppe Carta, deputato regionale del Mpa.
Il feeling politico tra Carta e Italia
I maligni dicono che si sono fiutati prima delle elezioni amministrative del 2023, concluse con il bis di Italia a Palazzo Vermexio, ma plasticamente il loro accordo è nato in concomitanza dell’elezione del presidente del Consiglio comunale quando il Mpa mollò gli alleati del Centrodestra per avvicinarsi ai fedelissimi di Italia che votarono per il candidato autonomista, Alessandro Di Mauro, mentre la vicepresidenza andò a Conci Carbone, legata al sindaco.
L’asse piace a Lombardo
L’asse piace parecchio al leader del Movimento per l’Autonomia, Raffaele Lombardo, al punto che, in caso di ritorno delle Province con l’elezione di secondo livello, cioè senza il coinvolgimento diretto dei cittadini, lo stesso ex presidente della Regione sulla casella di Siracusa ha fatto il nome di Michelangelo Giansiracusa, Capo di Gabinetto del Comune di Siracusa, sindaco di Ferla, braccio destro di Italia, con cui condivide l’appartenenza ad Azione, ricoprendo un incarico, quale responsabile nazionale per le Azioni locali per uno sviluppo sostenibile.
Il brindisi di Italia nella casa del Mpa e Carta protagonista
Peraltro, Giansiracusa e Italia non nascondono la loro vicinanza agli autonomisti, infatti hanno partecipato all’incontro a Siracusa del Mpa, tenutosi prima della fine dell’anno, a cui ha preso parte il leader degli autonomisti, Raffaele Lombardo. Ma c’erano altri sindaci, quello di Lentini, Rosario Lo Faro, e di Sortino, Vincenzo Parlato, a testimonianza dell’influenza del Mpa in queste amministrazioni comunali che, comunque, ruotano nell’orbita di Peppe Carta, in questo momento, il politico che detiene le redini della provincia di Siracusa. Del resto, a Solarino, i consiglieri a lui vicini sono stati capaci di rimuovere, con una mozione di sfiducia, il sindaco Peppe Germano, esponente regionale di Noi Moderati. Ed ora si pensa alla Provincia, vecchio “pallino” di Carta.
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