Senta, Gianni ma se lei dovesse vincere le elezioni, non teme che, da sindaco, in caso di sentenza a lei sfavorevole, possa essere sospeso, per effetto della legge Severino, come accaduto già a Catania con Salvo Pogliese?
“La Severino ha portato bene a Pogliese”
“La Severino ha portato bene a Pogliese, che è stato eletto senatore“. A rispondere alla domanda, posta nel corso della conferenza stampa di ieri, è stato, con una battuta, il difensore del sindaco dimissionario Pippo Gianni, l’avvocato Ezechia Paolo Reale, che la politica la mastica da anni, avendo anche ricoperto un ruolo da assessore regionale all’Agricoltura, oltre ad essere stato candidato a sindaco di Siracusa nel 2013 e nel 2018.
La variabile Gianni alle elezioni a Priolo
Se c’era chi pensava che l’arresto prima ed il processo dopo avrebbero scoraggiato le intenzioni di Gianni a candidarsi a sindaco di Priolo si è sbagliato decisamente.
La rivalità con l’ex sindaco Rizza
Certo, il procedimento giudiziario potrebbe avere un peso nelle valutazioni degli elettori perché, in caso di sentenza sfavorevole scatterebbe subito la Severino, per cui il Comune, qualora Gianni fosse sindaco, si ritroverebbe senza capo dell’amministrazione. Solo che Gianni è intenzionato a giocarsi le sue ultime possibilità, specie contro il rivale degli ultimi anni, l’ex sindaco Antonello Rizza, seppur nulla corsa elettorale parteciperà la moglie, Michela Grasso, sostenuta da Fratelli d’Italia.
Il ruolo di Carta nella corsa a Priolo
Non ci sarà ballottaggio, chi taglierà per primo il traguardo avrà le chiavi del Comune ma incombono altre due variabili. La prima è rappresentata dal presidente del Consiglio comunale, Alessandro Biamonte, sostenuto dal Pd di Priolo ma gode delle simpatie del parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, sindaco della vicina Melilli. L’altra incognita è rappresentata dal M5S, che potrebbe candidare l’ex deputato regionale Giorgio Pasqua, molto legato alle tematiche ambientali.
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