il post elezioni europee a siracusa

Scontro nella Lega, Cafeo, “partito non c’è, Vinciullo pensa alle poltrone e con Italia si dialoga”

Lo scontro politico a Siracusa, dentro la Lega, c’è sempre stato ed il risultato delle elezioni europee lo ha inasprito. Il successo di Raffaele Stancanelli sorride all’area dell’ex parlamentare regionale, Giovanni Cafeo, che, ieri su BlogSicilia, è stato attaccato dal coordinatore della Lega di Siracusa, Enzo Vinciullo, il quale, nella corsa a Bruxelles sosteneva Annalisa Tardino. La replica di Cafeo è molto dura, sostiene che il partito non c’è, accendendo i riflettori sul pilota e accusando lo stesso coordinatore di pensare più alle poltrone.

Senta Cafeo, si ritiene vincitore della sfida interna?

Avevamo un compito comune: fare scattare il seggio e ci siamo riusciti. In merito ad Enzo Vinciullo, posso dire che le scelte da lui adottate non sono state mai poste all’attenzione di nessuno, per cui si tratta di decisioni personali. Peraltro, posso dire che questa modalità è il motivo per cui si è registrata una forte emorragia di simpatizzanti.

Ma ci sono o no tesserati nella Lega del suo gruppo politico?

Onestamente, mi sono stancato di parlare di chi è tesserato o no nella Lega, peraltro è un tema che, francamente, non interessa a nessuno, del resto le persone che hanno deciso di spendere il loro voto per Stancanelli non è che avessero in mano la tessera della Lega.

Lei con Stancanelli, Vinciullo con Tardino, sempre divisi..

Come gruppo politico abbiamo deciso di sostenere Stancanelli ma per una precisa scelta politica e non di contrapposizione a qualcuno. Non nego che ci aspettavamo un risultato migliore, nonostante l’elezione di Stancanelli a Bruxelles, ma va detto che abbiamo costruito il sostegno al candidato come un gruppo civico, con tutte le difficoltà che comportano mentre a Vinciullo, come emerso in diverse esternazioni pubbliche, interessano di più i posti di sottogoverno, mostrando, al tempo stesso, un atteggiamento di chi vuole usare il ruolo di coordinatore provinciale non per fare crescere il partito ma come merce di scambio.

Si dice che la Tardino sia stata tradita per cui anche Salvini…

Il nostro gruppo, invece, si muove su una logica di squadra che ha premiato e non mi riferisco solo a Stancanelli ma  anche a Turano e Germanà ed tutti gli altri candidati. Basta solo un dato per capire come sono andate le cose: la circoscrizione Sicilia Sardegna è l’unica in cui il candidato locale ha ottenuto più preferenze di quello nazionale. Non penso che Salvini sia scontento perché se davvero lo fosse andrebbe contro la logica stessa del partito che non intende più identificarsi come un movimento del Nord Italia ma dei territori.

Per Vinciullo le terzine determinano il controllo del voto. Che ne pensa?

E’ una modalità prevista dal sistema elettorale, peraltro lo stesso Vinciullo le ha utilizzate, inserendo la Tardino insieme ad altri candidati. Alcune volte non c’è riuscito non per colpa nostra o della tardino ma per il suo atteggiamento. Mi sembra una polemica strumentale che svela l’assenza del partito a Siracusa con Vinciullo che usa il suo ruolo di coordinatore provinciale per avere qualcosa in cambio ma a livello personale e non nell’interesse del partito

E’ vero che c’è una interlocuzione tra Insieme ed il sindaco Italia?

Le interlocuzioni con Italia sono state portate avanti dalla lista civica Insieme fin dal primo giorno della nuova amministrazione ma sui temi della città. Purtroppo, Vinciullo non ha consiglieri comunali. E’ normale che un gruppo politico dialoghi con il sindaco: sono poi la qualità dell’interlocuzione e la condivisione dei progetti a determinano le scelte politiche. Ma è sbagliato porsi in modo preventivo, ostile o a favore di un’amministrazione. Abbiamo sostenuto Messina e dopo le elezioni ci siamo ritrovati, come altri gruppi a discutere con Italia, caratterizzandoci, specie nel rapporto col sindaco, non per avere in cambio qualcosa ma per condividere delle scelte per il bene della città. Quando le cose sono fatte per l’interesse della comunità ed alla luce del sole non occorre né vergognarsi né ipotizzare degli inciuci.

Pronti ad entrare in giunta nel prossimo rimpasto?

Non è un tema al centro della discussione, la nostra interlocuzione non è dipesa da questo e non dipenderà nel prossimo futuro. Quel che conta è perseguire un progetto che vada nell’interesse della città

 

 

Leggi l'articolo completo