Sempre più nel caos l’esito delle elezioni a Pachino, almeno per quanto concerne la composizione del Consiglio comunale.
L’ultimo colpo di scena risale a qualche giorno fa quando in un riconteggio dei verbali si sarebbe scoperto che la lista di Emiliano Ricupero, entrata in Consiglio grazie al premio di maggioranza legato al successo del candidato a sindaco, Giuseppe Gambuzza, non aveva superato il quorum del 5%: morale della favola, fuori dall’aula.
Ma sono in corso le ulteriori verifiche dei verbali ed un’autorevole fonte politica, che sta seguendo la vicenda, assicura come i giochi non siano ancora chiusi. A quanto pare, sono emerse delle incongruenze, in sostanza, secondo quanto raccolto da BlogSicilia non combacerebbero i voti di preferenza dei candidati al Consiglio comunale con quelli di lista.
“Addirittura -dice una fonte politica a BlogSicilia – ci siamo accorti che i voti di lista sono inferiori rispetto a quelli del candidato di quella stessa lista. E’ impossibile, per cui è di tutta evidenza che ci sono stati degli errori a cui rimediare”. Dunque, la situazione della lista di Emiliano Ricupero non è ancora conclusa, per cui non si esclude che possa tornare in Consiglio.
Se è vero che il sindaco vincitore delle elezioni è Giuseppe Gambuzza, esponente della lista Rinascita ma legato a Forza Italia, in particolare al parlamentare regionale Riccardo Gennuso, Barbara Fronterrè, arrivata seconda per una manciata di voti, potrebbe anche decidere, alla luce del caos sull’assegnazione dei voti alle liste che hanno partecipato alle elezioni, di fare ricorso al Tar. E’ una opzione sul tavolo della candidata di area di Centrosinistra anche se dal suo staff fanno sapere che si tratta di un passo importante e prima di procedere saranno compiute numerose verifiche sulla fondatezza del possibile ricorso.