Alla fine, dopo tante richieste, l’amministrazione comunale ha incontrato il Comitato Levante Libero sulla questione dell’ecomostro di Ortigia, il parcheggio Talete.

Nessuna intesa

Nessuna intesa, però, è stata trovata, anzi il sindaco, Francesco Italia e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, hanno ribadito l’idea di recuperare la struttura con un piano di riqualificazione, contrariamente alla posizione del Comitato, propenso alla “demolizione della copertura ed alla conseguente realizzazione di un grande parco urbano con posteggio alberato e trecento metri di lungomare”

Il contenzioso tra Regione e Comune

La struttura, realizzata negli anni 90 come opera di protezione civile è al centro di un braccio di ferro tra il Comune e la Regione che chiede il corrispettivo di 20 miliardi, concessi dopo il sisma del 1990, in quanto il piano prevedeva anche la realizzazione di un collegamento tra Ortigia ed il resto della città.

La posizione del sindaco e dell’assessore

“In attesa della risoluzione del contenzioso e di un progetto all’altezza della completa rigenerazione dell’area del Talete – affermano il sindaco Italia e l’assessore Granata – non intendiamo lasciare in queste condizioni i luoghi: si inizierà quindi con la mitigazione dell’impatto della facciata e con l’impiego intelligente delle altre somme già disponibili per migliorare complessivamente il manufatto”.

“Quando avremo la certezza, i progetti e i fondi per intervenire ambiziosamente sulla rigenerazione complessiva dell’area della antica Marinella, lo faremo. Intanto lavoriamo sull’esistente, migliorando la bruttissima gabbia di cemento frutto di antiche responsabilità”.

Tavolo permanente

L’amministrazione ha lasciato uno spiraglio, prospettando la costituzione “di un tavolo permanente di proposta e progetto con la facoltà di Architettura e con lo stesso Comitato al fine di perseguire una complessiva e ambiziosa rigenerazione attraverso i fondi del Pnrr o altri fondi strutturali”

Il Comitato, “Demolire la copertura”

Da parte sua,  il Comitato, rappresentato nell’incontro dai fondatori Giuseppe Implatini ed Omar Giardina e dall’ avvocato Giusi Nanè, mantiene la sua linea, quella di “disseppellire la Marinella di Ortigia, ancor oggi sepolta sotto l’orrenda copertura ecomostro del parcheggio Talete” ed attende di “valutare se le dichiarazioni di intenzione espresse dal sindaco e assessore si tramuteranno in fatti, con l’immediata convocazione del tavolo succitato e il reperimento di risorse per la progettazione di massima dell’area in questione”.

 

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