“Non crediamo alle parole del custode, che, prima assicura di aver sparato perché minacciato e poi si blinda dietro la perizia psichiatrica: troppe versioni in poco tempo. Non crediamo alle sue parole”. Lo dice a BlogSicilia l’avvocato Fabio Presenti, legale della famiglia di Massimo Casella, 47 anni, ucciso a fucilate nella notte tra domenica e lunedì scorsa in contrada Xirumi, a Lentini, insieme ad Agatino Saraniti, 19 anni. Per i due delitti, è accusato di omicidio Giuseppe Sallemi, 42 anni, lentinese, custode di fondi agricoli, tutt’ora in carcere. Il difensore del presunto assassino ha chiesto al gip una psichiatrica in quanto ritiene che il suo assistito soffra di una patologia, capace di aver inciso in quei drammatici momenti.
Il legale della famiglia Casella, però, avanza delle ipotesi. “La nostra supposizione – spiega a BlogSicilia l’avvocato Fabio Presenti – ma attendiamo, comunque, gli accertamenti dei magistrati e della polizia , è che Sallemi non fosse solo, ci sarebbe stata almeno un’altra persona”.
In questa storia c’è anche un amico delle vittime, Gregorio Signorelli, 36 anni, catanese, che si era recato insieme alle vittime in quel fondo agricolo “per rubare arance” sostengono gli inquirenti. E’ rimasto ferito ma nelle ultime ore le sue condizioni sono migliorate, al punto che sarebbe stato sentito dagli investigatori. La sua versione è assolutamente cruciale nella ricostruzione di quel che è accaduto in contrada Xirumi. “Non so cosa abbia detto Signorelli – spiega a BlogSicilia l’avvocato Fabio Presenti – ma è curiosa la circostanza del cambio di linea di Sallemi in concomitanza del miglioramento delle condizioni del ferito. Prima avanza la legittima difesa ed ora si appella alla perizia psichiatrica. E’ molto sospetto ma, come ribadito precedentemente, serviranno i riscontri della Procura di Siracusa e degli agenti della Squadra mobile di Catania. Mi auguro – aggiunge l’avvocato Fabio Presenti – che Signorelli dica tutta la verità agli inquirenti”.
In settimana, ci sarà l’incidente probatorio disposto dal gip del tribunale per l’autopsia sulle salme e la perizia psichiatrica sull’indagato, come richiesto dalla difesa di quest’ultimo, rappresentata dall’avvocato Rocco Cunsolo.
Intanto nel Palazzo di Governo di Siracusa, venerdì prossimo si terrà la riunione di coordinamento delle forze dell’ordine di Catania e del capoluogo Aretuseo convocata dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino, d’intesa con il prefetto di Siracusa, Giusy Scaduto. Si occuperà del coordinamento delle iniziative di vigilanza e di controllo del territorio nelle zone coltivate e nelle aree rurali sopratutto quelle contigue fra le due province. Nel Catanese sono stati avviati da tempo questo tipo di servizi coordinati e interforze da parte di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale della Regione, polizia provinciale e polizie locali.
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