“A schiaffi lo prendo, tu lascialo stare”. E’ uno stralcio di una conversazione tra una delle sei persone coinvolte in un presunto traffico di droga ed armi nel Siracusano ed un conoscente, non coinvolto nell’inchiesta della Procura di Siracusa e dei carabinieri.
Secondo la tesi degli inquirenti, gli indagati avrebbero gestito un commercio di stupefacenti a Cassibile, popoloso quartiere di Siracusa, ma avrebbero avuto concorrenza da parte di pusher di altri rioni del capoluogo e questo avrebbe creato non pochi fastidi, soprattutto a chi è ritenuto dai carabinieri il leader della presunta gang, Sebastiano Tanasi, 33 anni, l’unico dei sei a finire in carcere.
In quella conversazione, risalente al luglio del 2022, i due avrebbero discusso di qualche ingerenza e di come avrebbero gestito la situazione
Tanasi: Non è perché sono convinti che sono appoggiati lì con il catanese.. io ti metto le scarpe nel culo e poi vediamo chi scende, perché tanto non scende nessuno
Amico: Ma loro si sono messi con..
Tanasi: Che spacchio gli stai raccontando…
Amico: Ci sono delle regole…
Tanasi: Ma poi compare vuole Cassibile, che è calmo… Ma abiti a Siracusa, fai il maladrino a Siracusa…
Amico: Alla via Algeri
Tanasi: E non ti basta?
Amico: Ci andiamo a parlare?
Tanasi: A schiaffi lo prendo, tu lascialo stare.. Appena lo prendo al paese glielo dico io a lui… I fatti ci vogliono, non le parole, le parole dalla bocca tutti ce le possiamo fare partire, i fatti ci vogliono. Alcuni sono convinti che perché uno che non parla è scemo. Ora appena lui scende, lui vede…
Oltre a Tanasi, sono stati arrestati altri 3 uomini, che, però, hanno ottenuto i domiciliari: Sebastiano Gesuè Valenti, 26 anni, Simone Guarino, 20 anni; Santi Russo, 22 anni. Hanno rimediato l’obbligo di dimora a Cassibile Alessia Gulino, 35 anni, ed a Canicattini Bagni, Floriana Di Luciano, 25 anni. Tra gli indagati c’è un altro uomo che, però, è deceduto.