I carabinieri hanno arrestato due rosolinesi, padre e figlio, che vendevano droga nella zona delle case popolari di Rosolini.
I militari hanno fermato i due nel corso di un controllo su strada, rinvenendo all’interno dell’auto su cui erano a bordo 70 grammi di hashish circa.
Una successiva perquisizione nella loro abitazione ha permesso di sequestrare anche 120 euro in contanti, materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione. Gli arrestati sono stati condotti nel loro appartamento, agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Siracusa.
Una vera e propria impresa perfettamente organizzata dal punto di vista manageriale con un ordinato accesso dei clienti, un listino prezzi appeso e a disposizione di tutti, condizioni di vendita chiare e prodotti confezionati sul momento. Solo che la merce in vendita era ogni tipo di droga sul mercato
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa hanno arrestato due catanesi di 28 e 35 anni che avrebbero gestito uno spaccio di droga come fosse una bottega con listino prezzi ben esposto.
Tutto avveniva in una palazzina di viale Nitta e, in particolare, in uno dei suoi numerosi appartamenti, ritenuto un vero e proprio centro di smistamento della droga.
Dopo numerosi appostamenti i carabinieri hanno fatto irruzione all’interno di quell’appartamento, che si è dimostrato un efficientissimo market della droga.
I due spacciatori in particolare, di cui uno risulta essere percettore di reddito di cittadinanza, sono stati sorpresi durante l’operazione di pesatura della droga che avevano risposto su un tavolo in varie bustine di plastica, contenenti complessivamente circa 400 grammi di marijuana, 25 di cocaina e 15 di crack, oltre all’immancabile materiale per il confezionamento delle singole dosi, due bilancini di precisione, 3 fogli di block notes con appunti attestanti l’attività di compravendita con quantità e nominativi.