Ha detto che il quantitativo di droga, circa 2,2 kg tra hashish, marijuana e cocaina, rinvenuto dai carabinieri e della Guardia di finanza nei pressi della sua abitazione, in contrada Cavasecca, a Noto, nel Siracusano, non era nella sua disponibilità.

La difesa

Si è difeso così, Vincenzo Giardina, 54 anni, arrestato nei giorni scorsi, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del Tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, in occasione dell’udienza di convalida della misura cautelare, al termine della quale il giudice ha disposto i domiciliari. Era in carcere e così l’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è stato scarcerato.

Nell’inchiesta coinvolto il figlio

Nell’inchiesta è rimasto coinvolto uno dei figli, che è stato denunciato, in quanto una parte di quella droga sarebbe stata trovata nella sua proprietà. Al termine della perquisizione, i militari hanno rinvenuto anche del materiale per il confezionamento e la pesatura, un fucile a pompa con 56 cartucce e 2 valigette contenenti complessivamente la somma di 85.300 euro in contanti.

La decisione del gip

La decisione del gip di non liberare l’indagato è stata motivata dalla circostanza che l’uomo risulta avere dei precedenti penali specifici, in ogni caso saranno avviati degli accertamenti per verificare l’origine di quell’ingente quantitativo di stupefacenti.

Condanne per spaccio

 Frattanto, nei giorni scorsi i giudici della Corte di Appello di Catania hanno emesso le sentenze nei confronti di 28 imputati accusati, a vario titolo, di far parte di una gang specializzata nel traffico di droga in via Algeri, nella zona nord di Siracusa.

Le indagini sui fortini

Le indagini dei carabinieri e coordinate dai magistrati della Procura distrettuale antimafia, culminarono nel marzo del 2021 con l’emissione di 31 misure cautelari. L’inchiesta permise di svelare come il gruppo avesse realizzato negli edifici di edilizia popolare dei fortini, con cancelli, e sorvegliati da vedette, dove si sarebbe consumato lo spaccio di cocaina, crack, marijuana, hashish ed anfetamine, capace di fruttare circa 25 mila euro al giorno.

C’erano minorenni

La banda, secondo quanto emerso nell’inchiesta, avrebbe venduto droga anche in prossimità delle scuole, servendosi di minori. Si scoprì anche che 17 componenti della gang percepivano il  reddito di cittadinanza.

 

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