I carabinieri di Canicattini Bagni, nel Siracusano, hanno arrestato un 54enne e denunciato un 30enne accusati di spaccio di stupefacenti, di detenzione di armi clandestine e di munizionamento. All’operazione hanno preso parte anche i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Noto, dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, del Nucleo Cinofili di Nicolosi, congiuntamente con i militari e le unità cinofile del Gruppo della Guardia di Finanza di Siracusa.

Il tesoro

Al termine di perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo, in contrada Cavasecca di Noto, sono stati rinvenuti, nascosti tra le fessure dei muri a secco e negli anfratti del terreno, circa 2,2 kg di stupefacente tra marijuana, hashish e cocaina, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura, un fucile a pompa con 56 cartucce e 2 valigette contenenti complessivamente la somma di 85.300 euro in contanti.

In carcere

Il 54enne è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, mentre il figlio 30enne è stato denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea.

Condanne per spaccio

 giudici della Corte di Appello di Catania hanno emesso le sentenze nei confronti di 28 imputati accusati, a vario titolo, di far parte di una gang specializzata nel traffico di droga in via Algeri, nella zona nord di Siracusa.

Le indagini sui fortini

Le indagini dei carabinieri e coordinate dai magistrati della Procura distrettuale antimafia, culminarono nel marzo del 2021 con l’emissione di 31 misure cautelari. L’inchiesta permise di svelare come il gruppo avesse realizzato negli edifici di edilizia popolare dei fortini, con cancelli, e sorvegliati da vedette, dove si sarebbe consumato lo spaccio di cocaina, crack, marijuana, hashish ed anfetamine, capace di fruttare circa 25 mila euro al giorno.

C’erano minorenni

La banda, secondo quanto emerso nell’inchiesta, avrebbe venduto droga anche in prossimità delle scuole, servendosi di minori. Si scoprì anche che 17 componenti della gang percepivano il  reddito di cittadinanza.

 

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