Sono 7 i minori, tre quindicenni e quattro quattordicenni, denunciati dagli agenti della Digos di Siracusa nell’ambito delle indagini sui disordini allo stadio De Simone di Siracusa al termine della partita tra Siracusa e Nuova Igea Virtus.
Dopo la sconfitta dei padroni di casa, si sono verificati degli episodi di violenza che hanno coinvolto i minori, dieci in tutto, ma gli altri hanno meno di 14 anni, per cui non imputabili e dunque affidati ai genitori.
Secondo quanto emerso nella ricostruzione delle polizia, i ragazzini si sono “resi protagonisti di gravi atti vandalici nei pressi dell’impianto sportivo, lanciando sassi e bottiglie contro la tifoseria avversaria che nel frattempo lasciava la zona dello stadio” spiegano dal palazzo della Questura.
Sono sei le persone, tra cui un ex consigliere comunale, che sono state arrestate dalla polizia con l’accusa di violenza privata. Dalle indagini del personale della Digos, al comando del dirigente Guglielmo La Manna, gli indagati avrebbero invaso il campo di gioco costringendo alcuni calciatori del Siracusa a consegnare loro la maglia come punizione per la pesante sconfitta subita.
Tutti quanti sono stati sentiti, nelle ore scorse, dal gip del Tribunale di Siracusa che ha convalidato le misure cautelare e contestualmente disposto la liberazione. Nei confronti di due, scatterà il Daspo che imporrà il divieto ad assistere a manifestazioni ed eventi sportivi.
La polizia di Siracusa, in merito a questa vicenda, ha spiegato che “oltre alla denuncia dei minori e all’arresto dei sei tifosi, l’attività investigativa dei poliziotti ha indotto l’Osservatorio per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive a comminare delle severe prescrizioni alla tifoseria retuse. Nello specifico è stata inibita la trasferta alla gara svoltasi ieri a Milazzo e il Prefetto su parere della Questura, ha disposto la chiusura al pubblico dell’impianto sportivo”.