- Conferenza dei servizi domani per discutere dell’ampliamento della discarica di Lentini
- Il sindaco di Lentini ha già anticipato il suo no
- Si tratta della discarica finita nell’inchiesta antimafia Mazzetta Sicula
Prima ancora che la Conferenza dei servizi, a Palermo, si riunisca domani per decidere se ampliare la discarica di Grotte San Giorgio, a Lentini, il sindaco di Lentini, Saverio Bosco ha anticipato che il Comune si esprimerà per il no.
La discarica dei Leonardi
La discarica in questione è quella nella disponibilità della Sicula Trasporti, la società della famiglia Leonardi coinvolta nell’inchiesta antimafia Mazzetta Sicula della Procura distrettuale antimafia di Catania per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, corruzione e frode nelle forniture.
Il sito più grande del Mezzogiorno
Il sito non è di poco conto, è il più grande del Mezzogiorno ed accoglie l’immondizia di circa 290 Comuni, assolutamente strategico per la Sicilia, che resta sempre ancorata al sistema delle discariche. Per cui, averne di sature e dunque non utilizzabili significherebbe il collasso, almeno nell’immediato.
Piano di ampliamento
“Il gruppo imprenditoriale – spiegavano nei mesi scorsi gli esponenti del M5S – ha già ottenuto dalla Regione 3 ampliamenti ed è in attesa di ottenere le autorizzazioni per la creazione di altre 3 nuove vasche per un totale di oltre 4 milioni di metri cubi, che consentirebbe all’azienda di poter continuare a lavorare per almeno altri 5 anni.
Le ragioni del sindaco di Lentini
Il sindaco di Lentini non vuole che il suo territorio diventi la pattumiera della Sicilia. “Un no per far capire che il nostro territorio – dice il sindaco, Saverio Bosco, non può più essere l’epicentro del ciclo dei rifiuti, un no per rimandare al mittente proposte di realizzazione di nuove discariche, un no per stoppare chi dall’interno, ancora una volta, vorrebbe aprire la porta a progetti di termovalorizzatori e discariche. Un no che se fosse stato no anche negli anni 2008/2009, quando si apri’ la porta del nostro territorio, dall’interno, oggi non ci troveremmo con la spazzatura alla gola.”
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