I sindaci di Lentini e Carlentini hanno annunciato il ricorso al Tar contro il decreto dell’assessorato regionale al Territorio ed ambiente che ha espresso “giudizio positivo di compatibilità ambientale” al “progetto di una discarica di rifiuti non pericolosi” da realizzarsi in contrada Scalpello, nel Comune di Lentini dalla società Gesac srl.
I pareri negativi
Una decisione che era stata anticipata nei giorni scorsi dal sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, il quale aveva mosso delle forti perplessità, non solo perché contro la discarica erano stati espressi i pareri negativi da parte dei Comuni di Lentini e Carlentini e del Libero consorzio ma anche sull’opportunità di individuare come interlocutore la Gesac, la società nell’orbita della famiglia Leonardi sottoposta a confisca per decisione del Tribunale di Catania che ha condannato Antonello e Salvatore Leonardi rispettivamente ad 11 anni e 9 mesi ed a 8 anni ed 8 mesi di reclusione per smaltimento illecito di rifiuti.
La discarica più grande del Sud è a Lentini
L’altro aspetto mosso dai sindaci è che il territorio è già saturo, ospitando nell’area del Comune di Lentini la più grande discarica del Sud, la Sicula Trasporti, anch’essa dei Leonardi, ed in amministrazione giudiziaria, che accoglie i rifiuti di 200 Comuni.
La polemica politica
Non sono mancate le polemiche politiche, accese dall’ex assessore di Lentini, Vincenzo Pupillo, tra i primi a segnalare il decreto della Regione, che ha preso una dura posizione nei confronti del deputato regionale del Mpa, Peppe Carta, sindaco di Melilli e presidente della Commissione Territorio ed Ambiente.
Lo scontro
Nella tesi di Pupillo, Carta avrebbe taciuto e fatto passare sotto silenzio la scelta della Regione su Lentini dopo che qualche giorno prima era stato dato parere negativo sul progetto di una discarica nel territorio di Melilli. Lo stesso deputato del Mpa aveva replicato, spiegando, come ha poi fatto la Regione, che il decreto non autorizza la costruzione di una discarica ma esprime un parere.
Nicita, “si faccia chiarezza”
La replica di Carta non è piaciuta al senatore del Pd, Antonio Nicita, che contesta gli attacchi via social mossi dal presidente della Commissione Territorio ed Ambiente. “Nel censurare – dice Nicita – modalità inaccettabili, specie da parte di chi ricopre ruoli istituzionali, di attacchi personali via social ai propri dirigenti e militanti, peraltro senza contraddittorio e offensivi, ribadiamo con forza la richiesta del PD provinciale di conoscere e discutere, nelle sedi opportune e con metodi di confronto e di trasparenza democratici, la piena verità su quanto sta accadendo”
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